Al Teatro di Villazzano la parola d’ordine è “Rioccupare”
Lo scorso 13 ottobre TeatroE ha presentato “Verso altri spazi”, la stagione “breve” che da qui a dicembre animerà ed esplorerà il Teatro di Villazzano nei diversi ambienti che lo compongono. In un certo senso, tutto l’edificio sarà palcoscenico.
Spettatrici e spettatori avranno dunque la possibilità di assistere a eventi eterogenei tanto nella forma quanto nel contenuto, pensati per invitare il pubblico a un’esperienza nuova, stimolante e assolutamente sicura. Il direttore Mirko Corradini, nell’illustrare le diverse e curiose ramificazioni di questo percorso, sottolinea come la “brevità” delle rassegne sia dettata unicamente dalla prudenza, mantenendo tuttavia un cauto ottimismo riguardo la possibilità di presentare a gennaio una nuova e più articolata programmazione.
Dal 27 ottobre al 15 novembre si svolgerà il minifestival SPORT, POLITICA E ARTE (SPA): per tre settimane ogni mercoledì andrà in scena con il pubblico sul palco, “L’ultimo comunista”, monologo di Giuliano Comin per la regia di Mirko Corradini. Il 31 ottobre alle 20.45 sarà la volta di “Pugni chiusi”, che narra la vicenda degli atleti americani di colore Tommie Smith e John Carlos e la solidarietà dell’australiano Peter Norman alle Olimpiadi del 1968. Il 6 novembre il pubblico indosserà dei visori per gustarsi “Segnale d’allarme – La mia battaglia VR” con uno straordinario Elio Germano. A chiudere il ciclo di spettacoli il 13 novembre sarà “90 minuti”, regia di Franscesco Leschiera (finalista Fantasio 2019), spettacolo che narra le vicende sportive e non solo di Arpad Weisz, ebreo e ungherese, calciatore e poi allenatore durante il secondo conflitto mondiale.
A fare da corollario agli spettacoli ci saranno altri eventi divisi tra sport e politica durante le settimane di SPA: il 27 ottobre e il 15 novembre verranno proiettate le partite della nazionale di calcio, sia maschile sia femminile; i giorni 31 ottobre, 7 e 13 novembre dalle 14.00 alle 20.00 “A tu per tu. Racconti a quattr’occhi”, racconti di sport e politica di un attore a un solo spettatore; il 1 novembre ore 18.00 “Due chiacchiere con Yeman Crippa e Massimo Pegoretti”, intervista al famoso atleta trentino e al suo allenatore fatta dal giornalista Paolo Ghezzi; il 7 novembre 2020 dalle 14.00 “Una volta il “balilla” non era un calcetto“, torneo di calcio balilla sul palco; 12 novembre 2020 ore 20.00 “Il gioco dei Coralli” un modo per conoscersi, per parlare e ingaggiare un rapporto di fiducia, senza giudizi o pregiudizi.
La rassegna ALLA RICERCA DELLA LIRICA racchiude, come ben si evince dal titolo, eventi di carattere musicale: dal 16 al 19 novembre “Il colore delle voci“, un concerto lirico itinerante tra le stanze del teatro alla ricerca dei personaggi che occupano il palco durante le opere; il 22 novembre la finale del Concorso lirico – Opera Contest, la prima data rimandata la scorsa stagione (il lontano 1 marzo 2020) che porterà il pubblico alla scoperta di nuovi cantanti lirici; infine il 30 dicembre il consueto concerto di fine anno con l’Orchestra Aurona dal titolo Confronti.
FESTIVAL FANTASIO 2020 si adatta al cambiamento e sveste per quest’anno i panni della residenza per tornare all’antico. Il testo scelto, “La vita è sogno” di Pedro Calderon de la Barca, non sarà messo in scena da registi che incontrano a Trento gli attori lavorando con loro per 15 giorni, ma da otto compagnie già esistenti che proporranno in blocco i loro 15 minuti di spettacolo. Questo cambiamento è dovuto soprattutto alle norme sanitarie che impediscono lo sviluppo della residenza e l’incontro, fulcro del Festival Fantasio negli ultimi anni. Ad accompagnare le finali di Fantasio del 10 e 11 dicembre sarà Spettacoli in corso, festival saltato lo scorso maggio nel quale le compagnie selezionate porteranno sul palco di Villazzano 15 minuti di un loro spettacolo inedito che non ha ancora debuttato; in palio una residenza e un sostegno alla produzione. Il concorso è diviso tra compagnie trentine (che andranno in scena il 3 dicembre) e compagnie nazionali (in scena il 5 dicembre). In entrambi i festival il pubblico sarà protagonista, potendo esprimere la propria opinione attraverso il voto.
Il cambiamento nella programmazione è dunque molto corposo ma non per questo si sono accantonate le stagioni che più hanno avuto successo gli scorsi anni. La STAGIONE DI PROSA COMICA è dunque presente con tre date in doppia replica. Ad aprire la stagione il monologhista Francesco Giorda, già ospitato due anni fa, con il suo spettacolo dal titolo “Io. Ovvero come sopravvivere all’epoca del narcisismo” il 23 e 24 ottobre; il 27 e 28 novembre si recupererà il debutto di “Coworking – Ovvero la vita è precaria“, con Andrea Deanesi, Giuliano Comin, Mirko Corradini e Roberta Azzarone e per la regia di Roberto Marafante, seconda produzione di prosa comica di TeatroE dopo il successo di Uno di voi del 2019 con al centro l’incertezza e la precarietà della vita; a chiudere la prima parte di stagione sarà invece una produzione de La Bilancia Produzioni dal titolo “Ti dedico una canzone” che con il sorriso racconta una storia che sta tutta nel sottotitolo: “finchè amianto non ci separi”.
A chiudere la programmazione che va da ottobre e dicembre ci sono poi due domeniche pomeriggio dedicate a tutta la famiglia con “Siamo tutti sulla stessa Arca”, produzione ariaTeatro, che andrà in scena l’8 novembre alle 16.00 e “I ricordi di Babbo Natale”, produzione TeatroE, regia di Nicola Piffer che andrà in scena il 6 dicembre sempre alle 16.00.
Il denominatore Comune – la maiuscola non è una svista – è ben espresso nell’intervento di Elisabetta Bozzarelli (nuova Assessora con delega in materia di politiche giovanili, formazione, istruzione, cultura, biblioteche e turismo): il Teatro come luogo a disposizione dei cittadini, in tutti i sensi.
Pier Paolo Chini