Al Festival dei 2Mondi di Spoleto arriva “Berlin Kabarett”
I clienti si accomodino al proprio tavolo e sorseggino dal loro flûte e che lo spettacolo abbia inizio!
Immersi in questa atmosfera da cabaret ricostruita magistralmente, gli spettatori di “Berlin Kabarett” in replica il 7 Luglio al Chiostro di San Nicolò di Spoleto con la regia di Stéphan Druet per il 62esimo Festival dei 2Mondi, hanno seguito incuriositi i racconti sulle vicissitudini avvenute durante i primi anni di ascesa del nazismo, sotto la Repubblica di Weimar.
Kirsten è la spregiudicata e sensuale direttrice del Cabaret interpretata da Marisa Berenson, lanciata da Luchino Visconti in “La morte a Venezia” e consacrata al successo grazie alla sua interpretazione di “Barry Lyndon” di Stanley Kubrick. Insieme a lei il figlio omosessuale Victor, uno spregiudicato Sebastiàn Galeota, il suo ex amante e scrittore comunista Olivier Breitman, un compositore ebreo e due musicisti in calze a rete e gilet di paillettes.
Così in un’atmosfera fumosa, questo improbabile quanto ben assortito gruppetto, ricordando i gloriosi anni trascorsi di Berlino, ha intonato canzoni in varie lingue tra continui cambi di abiti. Attraverso una satira tragica e grottesca, gli attori raccontano la scena sociale e culturale di quel periodo, nella sua dimensione di protesta politica e ideologica rivestendo la storia di un’estetica cupa e violenta e a tratti morbosa. Tra continui ammiccamenti erotici con il pubblico maschile, il figlio Victor richiama più volte l’attenzione e l’amore della madre, che lo tratta sempre con disprezzo e lo deride. Kirsten, a sua volt,a non fa mistero del suo amore tormentato con il suo ex amante e di come il benessere economico, conseguito grazie alla prostituzione, l’abbiano resa una donna fredda. Con il progressivo affermarsi del regime fascista, si scatena la caccia ai cabaret e il finale di Victor e Company è tristemente noto, tanto che il pubblico – uscendo dalla sala – ha stentato a ritornare nella realtà contemporanea.
Michela Bruschini
Foto di Maria Laura Antonelli/AGF