“Volerai” il singolo d’esordio di Lunanico – L’intervista
È un giovanissimo cantautore classe ’02 Nicolò De Carlo, in arte Lunanico, con origini che lo portano fino in Svizzera. Appassionato di musica sin da adolescente, momento in cui comincia a scrivere i suoi primi testi e a sentirsi un po’ lunatica, stato d’animo che in combutta col suo nome, arriverà a comporre il nome d’arte. Dal 27 novembre è disponibile su tutte le piattaforme di streaming e in rotazione radiofonica “VOLERAI”, il suo singolo d’esordio da cui percepiamo la sua passione e quella che potrà diventare la sua strada con i nuovi cantautori italiani.
Il singolo d’esordio è il primo passo importante per un cantautore. Da dove nascono queste parole? Raccontano una storia vera?
“Volerai” nasce tre anni fa, sul letto di camera mia, in quel periodo non tutto andava come volevo, e piuttosto che chiudermi in me stesso, decisi di scrivere tutto quello che sentivo, così accadde anche con “Volerai” dove misi giù qualche frase, ma lo lasciai da parte. Dopo un po’ di tempo decisi di riprendere in mano quello che avevo iniziato e dargli un messaggio forte, subito pensai al tema del suicidio e a tutto quello che c’è dietro esso. La domanda che mi feci fu: “cosa succede se una persona ha già deciso quale sarà il suo destino e nessuno riesce a fargli cambiare idea?” e da lì nacque il brano.
In modo armonioso e felice riesci a toccare dei temi molto delicati, come la solitudine, il bisogno di essere amati e il suicidio. Che messaggio vuoi dare ai tuoi coetanei, ma soprattutto ai ragazzi alle prese con i cambiamenti dell’adolescenza?
L’obbiettivo con questa canzone, e possibilmente anche con le prossime, è quello di riuscire a buttare giù quel muro degli argomenti che non vengono trattati dai media perché non piacevoli, definiti tabù. Non voglio dare nessun messaggio ai miei coetanei, visto che non sono nessuno per poter capire cosa provano in quei momenti, io mi limito solamente ad ascoltarli, a farli sfogare e a far capire che c’è qualcuno che li ascolta e che ci tiene a loro. Questo contrasto tra sonorità allegre e testo profondo è stato fatto apposta per premiare le persone più attente, che non si fermano al primo ascolto, visto che inizialmente il brano può risultare gioioso, ma basta riascoltarlo anche solamente una volta in più, per capire che si parla di ben altro.
Parli di “Pianeta guasto”. Cosa è per Lunanico il pianeta guasto?
In realtà parlo del pianeta WASP, un pianeta definito dalla Nasa come “pianeta morte” dove non c’è nessuna forma di vita e non potrà mai crearsene una, questo per fare riferimento al gesto che il/la protagonista vuole compiere. Però mi è piaciuta anche la vostra “ri-interpretazione” del testo, e potrei rispondervi che per me il pianeta guasto è un luogo mistico, all’opposto del nostro pianeta attuale, dove potersi sentire libero e senza essere giudicato per qualsiasi cosa.
La copertina del singolo è un uccello che vola libero. Cosa è per te la libertà? La morte rende liberi? Se sì, liberi da cosa?
La libertà può essere interpretata in diverse maniere, sicuramente per qualcuno la morte purtroppo rende liberi, liberi da ogni critica e giudizio. A mio parere la libertà sta nel cambiare costantemente il proprio modo di vivere, così da non cadere nella classica monotonia da routine.
A quali cantautori italiani e stranieri ti senti legato?
Mio padre mi ha passato fin da piccolo l’amore per il cantautorato italiano, quindi artisti come Daniele Silvestri, Samuele Bersani, ecc. Di mio adoro Rancore, un giovane rapper italiano con un’incredibile scrittura che mi ha sempre colpito ed emozionato, per quanto riguarda il fattore melodico invece mi entusiasma Dardust e la sua capacità di rendere moderna la musica classica.
Progetti per il futuro?
Sì, “Volerai” fa parte di un EP futuro che conterrà 6 canzoni e che uscirà tra la prossima primavera e estate. Il mio intento sarà quello di spaziare il più possibile tra generi e sonorità con ogni brano, affinché l’EP risulti il più variopinto possibile.
Marianna Zito
https://www.instagram.com/lunanico.mp3/