UNA PATATINA NELLO ZUCCHERO al Teatro Elfo Puccini di Milano

Si entra nella sala Bausch dell’Elfo Puccini e si accolti dalla musica di “lascia ch’io pianga” di Händel come colonna sonora perfetta per Luca Toracca, nei panni di Graham, che sta stirando soavemente. Poi inizia la storia. Graham è un uomo adulto che vive con la madre in un rapporto di dipendenza che lo porta a essere per lei quasi “il suo fidanzato” quando, in giro per strada, lei si aggrappa a lui tenacemente.
Fino a quando la routine tra i due viene interrotta dall’incontro della madre con un vecchio spasimante di cinquant’anni prima che la scuote e la spinge fuori dai soliti schemi, cosa che però per Graham è spiazzante. Lui si sentiva al centro delle attenzioni di mamma e a un certo punto non lo è più… Ma ci si può innamorare in terza età come da giovani? Graham cova forse una sottile gelosia e senso di abbandono, si trattiene più volte dall’esprimere tutte le sue perplessità, ma durerà poco perché il fantomatico incontro della madre avrà uno sviluppo inaspettato.
Monologo da una a più voci in scena, pienamente distinguibili, si assistono a dialoghi e a scene nitide davanti agli occhi del pubblico grazie alla bravura e alla regia di Luca Toracca con la collaborazione di Ferdinando Bruni e al divertente testo di Alan Bennett che gli calza a pennello. Il pubblico assiste attento a questo rapporto madre-figlio che sembra capovolgersi non appena uno smette di essere al centro della vita dell’altro, pieno di battibecchi, ironia e, certamente, affetto.
Al Teatro Elfo Puccini di Milano fino al 31 dicembre.
Roberta Usardi