SOLITAIRE – A Firenze la solitudine del Savonarola
È ospitata nella Chiesa sconsacrata di Santa Monica in Oltrarno a Firenze sino al 25 febbraio l’opera “Solitaire” dell’artista francese Stephan Thidet, esposta per la prima volta a Parigi nel 2016. L’installazione ha vinto il “Premio Anna Morettini”, dedicato in questa sua prima edizione a “L’universo Savonarola” e al rapporto da questi creato con la tradizione artistica fiorentina.
Stephan Thidet ha inteso reinterpretare in chiave contemporanea il tema del premio, rappresentando la filosofia del “predicatore dei disperati” e le sue invettive contro i vizi della Chiesa, nel rapporto tra un luogo di culto e il vuoto del silenzio.
In un suolo ricoperto dall’acqua, calma e buia, l’immobilità è infranta dal movimento di due tronchi di albero morti sospesi dall’alto. Il movimento rotatorio, lento e continuo dei tronchi, spogli e secchi, lontani ed estranei dalle ricchezze terrene della Chiesa e dalle terrene vanità, segna il tempo sospeso, la solitudine e il silenzio, lo stesso silenzio opprimente e assordante che sicuramente circondava il Savonarola nella cella di San Marco.
Lavoro pregevole, quello di Thidet, peccato non accompagnato da un minimo d’interpretazione, di una sia pure scarna spiegazione da offrire al visitatore per non lasciarlo attonito e sperduto davanti ad un tronco d’albero che ruota nel buio.
Francesco De Masi