“Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Costruire e gestire relazioni nei contesti professionali e sociali” di Francesco Avallone
Torna con una seconda edizione aggiornata “Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Costruire e gestire relazioni nei contesti professionali e sociali” (2021, pp. 744, euro 68) del Prof. Francesco Avallone edita dalla casa editrice Carocci, indirizzata a psicologi, dirigenti e sindacalisti, lavoratori e studenti, interessati a comprendere i cambiamenti degli ultimi decenni dei processi umani all’interno dei contesti organizzativi, dovuti alla globalizzazione, all’internazionalizzazione e all’evoluzione tecnologica; cambiamenti che interessano sia l’innovazione di prodotto e l’innovazione di processo, sia le competenze dei singoli individui che meglio si posizionano verso una maggiore efficacia e competitività. In questo volume si ripropone un percorso aggiornato di informazione e sistematizzazione delle conoscenze e di riflessione sui temi affrontati, sottolineando “la forte connessione tra ricerca e pratica professionale”.
È organizzato in sei parti per un totale di ventinove capitoli.
La prima parte “La psicologia per la promozione dei lavoratori e lo sviluppo delle organizzazioni” pone subito una domanda cruciale “Cos’è il lavoro?”, definendolo e inquadrandolo da diversi punti di vista all’interno delle discipline fondamentali che ne hanno influenzato l’evoluzione e la visione. Quindi il concetto di lavoro in filosofia, economia, diritto, , antropologia, sociologia, medicina e nella storia delle religioni. Le attività lavorative sono analizzate a livello mondiale e nazionale, indicando la tipologia dei diversi mestieri, delle arti e delle professioni, classificando queste ultime in macro gruppi. Analizzando le origini e gli sviluppi della psicologia del lavoro e delle organizzazioni si arrivano a definirne i paradigmi e le teorie, si individuano i nessi con il contesto politico-economico, delineando gli ambiti professionali dello psicologo del lavoro e delle organizzazioni.
La seconda parte “La relazione della persona con il lavoro” è dedicata al rapporto della persona con il lavoro e il contesto lavorativo, alle prospettive sulla prestazione lavorativa individuale e alla sua multidimensionalità, attraverso studi che comprendono, ad esempio, la job analysis che mira all’approccio orientato al lavoratore e all’approccio orientato alla persona. Analizza l’abilità, la complessità cognitiva e l’analisi della realtà oltre alla variabile soggettiva della personalità e le emozioni primarie nei contesti organizzativi, sia nella dinamica individuale sia nella dinamica di gruppo. Analizza valori e bisogni e le competenze professionali individuali e collettive, al cui incremento è oggi legato lo sviluppo di un’intera comunità nazionale.
La terza parte “Relazione con il ruolo e relazioni interpersonali” affronta il tema della scelta del lavoro e dell’assunzione, e i processi legati al team working e al suo funzionamento.
La quarta parte “La relazione con l’organizzazione” affronta la relazione della persona con l’organizzazione: gli obiettivi, ovvero la strategia e la mission dell’azienda; la struttura, con l’obiettivo di facilitare il coordinamento delle attività e il lavoro degli operatori; l’ambiente e l’organizzazione del lavoro, che prevede sia la presenza nella struttura, sia – come sta accadendo nell’ultimo anno – l’utilizzo dello smart working.
La quinta parte “Gestire relazioni nell’organizzazione” esamina le relazioni comunicative e le pratiche organizzative dell’ambiente; le motivazioni e le prospettive; il lavoro del leader; il processo di delega; conflitti e negoziazione; le decisioni e le responsabilità.
La sesta parte “Soddisfazione, salute e benessere” riguarda la soddisfazione lavorativa e i suoi effetti; la sicurezza sui luoghi di lavoro; i cambiamenti e le loro conseguenze.
Il volume si conclude con riferimenti bibliografici, l’indice degli autori, un indice analitico e un indice delle tavole. Ci troviamo tra le mani un punto di riferimento, da leggere e da tenere sempre in vista perché ricchissimo di suggerimenti e di delucidazioni.
Marianna Zito