“Pianeta vuoto. Siamo troppi o troppo pochi?” di Darrell Bricker e John Ibbitson
“Pianeta vuoto. Siamo troppi o troppo pochi?” (add Editore, pp. 312, euro 18, traduzione di Silvia Manzio) di Darrell Bricker e John Ibbitson è come un viaggio nel tempo e nello spazio. L’analisi parte da un percorso storico, dove vediamo come l’evoluzione del genere umano si scontra con diversi fenomeni, come l’urbanizzazione, l’emancipazione femminile, l’influenza della famiglia d’origine, le relazioni sociali, la religione. Tutti questi fattori mutano la popolazione di un territorio sia in modo positivo sia in modo negativo, e i due autori, attraverso un’analisi più dettagliata, continente dopo continente, sull’evoluzione storico-demografica del pianeta, compiono un meticoloso e scrupoloso studio racchiuso tra queste pagine.
Secondo la stima delle Nazioni Unite il 30 ottobre del 2011 la popolazione mondiale del pianeta arrivò a sette miliardi di persone. Un dato per cui si potrebbe festeggiare ma non tutti erano d’accordo, come il Ministro della salute indiano Ghulam Nabi Azad che auspica una visione felice solo nel momento in cui la popolazione mondiale si stabilizzare nella sua crescita e, se ciò non accadrà, si andrà incontro a una crisi demografica globale perché paradossalmente rispetto a ciò che si pensa, più essere umani vengono al mondo e più è un problema per le foreste, per la fauna e per l’atmosfera, fino alla povertà. Proiezioni sbagliate, sostengono gli autori, perché il vero problema ci sarà quando la popolazione comincerà il suo processo di diminuzione, declino che sta già avvenendo in molti Paesi, come anche l’Italia, che porterà inevitabilmente a rischi e gravi ricadute sulla qualità della vita sul pianeta.
Cosa si può fare? Quale può essere la soluzione per evitarlo? Può in qualche modo l’immigrazione essere una risorsa? Oppure le politiche chiuse come quelle degli ultimi anni, come “American First” e l’omologa “gli Italiani prima”, possono essere lo sprint per la nostra tanto “amata economia”? Queste sono solamente due delle grandi domande che vengono in mente leggendo ogni singola pagina del lavoro di Darrell Bricker e John Ibbitson. Se vi siete chiesti quale possa essere la risposta alla domanda “Siamo troppi o troppo pochi?”, dovete assolutamente leggere questo libro.
Pietro Luiso