“Panni al Vento”: l’energia positiva e la sua forza nelle poesie di Alessandra Iannotta

“Panni al vento” (L’Erudita, 2020, pp. 119, euro 16) è l’ultimo libro di Alessandra Iannotta, una raccolta di 101 poesie scritte negli ultimi cinque anni, con la prefazione di Maura Locantore. Ancora prima di aprire il libro colpiscono i colori della copertina, che mostra i “panni al vento” del titolo, colorati e messi in fila. Le poesie assomigliano ai colori sgargianti di questi panni: il linguaggio colpisce e avvolge così come le emozioni: poesia dopo poesia ci si immerge nei sentimenti, negli odori, nelle immagini, nei colori. Alessandra Iannotta non solo è scrittrice e poetessa, ma anche avvocato civilista; nel 2015 ha pubblicato un libro di poesie in prosa e nel 2019 il suo primo romanzo.
“Il mondo si veste di colore
Solo quando decidiamo
Di incominciare a volare.”
Per andare più a fondo di “Panni al vento” e non solo, abbiamo fatto qualche domanda all’autrice.
Partiamo dall’esterno per arrivare all’interno. La copertina del libro è una sua foto, i panni al vento del titolo, ma non si tratta di normali panni stesi, ci racconta quando scattò quella foto?
La fotografia è stata scattata in India, un paese che amo da sempre perché sa accogliere tutto senza giudizio, una terra di Luce dove tutto è possibile.
“Panni la vento” racchiude poesie scritte negli ultimi cinque anni. In quali momenti scrive poesie? Aveva già in mente di raggrupparle in un libro?
Non decido mai di scrivere poesia, vengo attraversata da visioni e lì è la mia urgenza di scrivere…
“Panni al vento” racchiude 101 poesie, un numero binario, c’è una ragione precisa per questa quantità?
Non avevo deciso il numero delle poesie da pubblicare, ma credo nei segni e quando ho scoperto che i numeri oltre il cento sono tutti numeri dotati di forza e di energia positiva ho deciso che ne avrei pubblicate 101.
Le poesie rispettano l’ordine cronologico con il quale le ha scritte?
No, tutte le poesie sono state inserite nel libro in un ordine volutamente casuale ad eccezione delle poesie sul mare e sul Natale che ho invece voluto raggruppare tra di loro.
Sono presenti due poesie dal titolo “Arte” e due poesie dal titolo “Vita”, che hanno una continuità tra loro. Sono nate come un’unica poesia che poi ha diviso o le ha scritte in momenti diversi e sono diventate l’una la ripresa dell’altra?
La poesia concentra in poche righe, con la sua forza di sintesi, messaggi universali che sfuggono a chi resta troppo ingabbiato nelle maglie del pensiero. Nel pubblicare due poesie intitolate “Arte”ho voluto rimarcare il posto di centralità che, nel panorama culturale, dovrebbe essere riservato a ciò che consente all’uomo di esprimere, nel modo più alto, la propria dimensione spirituale senza, tuttavia,tradire la sua umanità! Le due poesie dal titolo “Vita” sono, a differenza delle poesie intitolate “Arte”, completamente scisse tra di loro, una delle due, non dirò quale, è stata scritta nel 2014 sulle note della quinta di Beethoven e proprio subito dopo aver scritto “Vita” ho deciso di dare voce alla mia vena poetica senza più fermarmi.
Nelle poesie ricorrono stimolazioni visive e uditive, viene citato spesso il mare, ma anche i luoghi, dalla Sicilia alla Puglia, da Roma e Pechino: che ruolo hanno nella sua vita il mare e il viaggio?
Il mare è per me un grande “maestro”. Quando sono al mare,infatti, non desidero essere altrove, mi godo il presente incantata dalla bellezza dell’immensità di quello specchio blu capace sempre di raccontarmi qualcosa di nuovo. Tutta la vita è un meraviglioso viaggio dove ogni cosa è movimento.
Il libro si conclude con quattro poesie inerenti al Natale, anche se, prima della poesia finale, se ne aggiunge una, “A Dante”, un “intruso”?
Dante: il sommo Poeta e molto di più…
Quale musica abbinerebbe alle sue poesie? Ascolta musica mentre scrive?
Come ti dicevo non decido mai di scrivere poesia, a volte,ascoltando la musica, mi capita di vedere le parole scorrere davanti gli occhi allora prendo la penna e scrivo e, se ciò non mi è possibile, digito sul cellulare. Ricordo solo due poesie scritte sulle note musicali, una, come ti dicevo, è “Vita”, l’altra è una poesia inedita che ho scritto lo scorso Natale sulle note di “ On Earth as it is in Heaven” del Maestro Ennio Morricone. Se devo pensare ad una musica per le mie poesie penserei, senza dubbio, al vasto repertorio del Maestro Morricone, ma mi piacerebbero anche musiche rock, jazz,comunque musiche piene di forza e di colore!
Svolge la professione di avvocato civilista oltre a quello di scrittrice, esiste un filo che unisce questi mondi così diversi?
Il poeta è anche un filosofo e il diritto è filosofia applicata…
Ha sperimentato fino a oggi la poesia, sia in versi sia in prosa, e il romanzo, quale sarà il prossimo passo, sta lavorando a una nuova pubblicazione?
Ho molto inedito di poesia, ho ultimato il mio secondo romanzo che spero di pubblicare entro l’anno e mi sto divertendo tantissimo a scrivere il mio terzo romanzo, un genere letterario completamente fuori dagli schemi e chissà…
Roberta Usardi
Fotografia di Angelo Cricchi