“La rosa è viva”, il nuovo romanzo di Denise Ciampi
Gaia e Lidia: due facce della stessa medaglia
La vita di Gaia si svolge nel presente, nel qui e ora, in un contesto quotidiano, descritto a volte fin nei minimi dettagli, fatto di tinte forti, a tratti violenti, vissuto in un’organizzazione di “estrema destra”, con il pretesto di perseguire un principio e un ideale probabilmente non conosciuto fino in fondo e comunque fuori contesto storico.
Lidia, bis nonna di Gaia, partigiana in prima linea durante la guerra, la cui vita viene fatta conoscere a Gaia attraverso la lettura delle pagine di un diario, scritte durante quelle giornate infernali vissute “veramente” e in maniera spietata e cruenta, raccontate non solo nelle azioni ma soprattutto nelle sensazioni personali, fino alla sua prigionia e alle camere a gas.
L’autrice
Nel romanzo “La Rosa è viva” di Denise Ciampi (ChiPiùNeArt Edizioni, pp. 139. euro 14) l’autrice, attraverso il racconto della vita di queste due donne, cerca di trasmettere un messaggio legato sia alle conseguenze di un pensiero politico “estremizzante” (da ambo le parti), sia una continuità di lotta e di violenze che vede come bersaglio principale il sesso femminile.
Impegnativo nelle parti scritte in un dialetto romanesco – che un lettore di diverse origini potrebbe far fatica a contestualizzare al meglio – il romanzo risulta, invece, coinvolgente soprattutto nella parte scritta dal personaggio Lidia detta Rosa e, al termine della lettura, ciò che resta è una sensazione positiva per la progressiva presa di coscienza di Gaia (l’essere umano), che inizia a comprendere come nella vita sia importante il giusto equilibrio, la cosiddetta “via di mezzo”.
Micaela Caldonazzo