ORPHANS di Dennis Kelly al Piccolo Eliseo a Roma
ORPHANS del drammaturgo britannico Dennis Kelly con la regia di Tommaso Pitta al Piccolo Eliseo di Roma – fino al 29 marzo – ci proietta in un thriller perfetto che si snoda attraverso uno spiccato black humour che lascia lo spettatore attento e divertito davanti al protrarsi della vicenda.
Da prospettive differenti – grazie alla scena rotante – entriamo in un appartamento londinese dove la vita di Helen (Monica Nappo) e Denny (Paolo Mazzarelli) segue apparentemente il suo corso. Fino all’arrivo improvviso, una sera, del fratello di Helen, Liam (Lino Musella) coperto di sangue e visibilmente scosso.
A partire da un presunto incidente emerge una verità che man mano si rivela sempre in modo diverso fino a innescare meccanismi che mostrano idee, reazioni e azioni celate che portano ad un irreparabile deterioramento interiore e non solo di ogni personaggio, lasciandoli orfani non solo di genitori ma del mondo intero, di una società che li/ci spaventa, soggioga e manovra eliminando ogni traccia della loro vera identità. Emerge, inoltre, un forte legame fraterno che pur di essere tutelato e protetto, porta alla distruzione di tutto il resto senza esclusione alcuna, tanto che Denny si sentirà sempre più al di fuori e distante dalla vita di sua moglie, in una situazione in cui è la paura a prendere il sopravvento e a renderlo invulnerabile.
Monica Nappo e Paolo Mazzarelli sono superlativi nei loro ruoli e nel mantenere la scena sempre in movimento ma il ritmo incalzante di Lino Musella è un qualcosa di straordinariamente travolgente; le sue motivazioni sono incerte, quasi sempre spezzate o incomprensibili ci sembra a tratti di conoscerlo, vorremmo prima abbracciarlo nei sui vezzi infantili e subito dopo, davanti alle menzogne, schiaffeggiarlo.
ORPHANS è uno dei testi più rappresentati di Kelly, abbraccia problematiche e fenomeni sociali e razziali sempre attuali, disegnando una società violenta e discriminante che non tutela e non protegge nessuno.