“Nel regno di Narciso” di Giuseppe Squillace
Nel libro “Nel regno di Narciso” (Carocci Editore, pp. 136, euro 16) di Giuseppe Squillace si mescolano antichi miti, profumi inebrianti, caldi colori, medicinali e anche disturbi comportamentali. Narciso è tutto questo. L’autore lo racconta nelle varie sfaccettature con dovizia di particolari. Esamina le diverse versioni dei miti che hanno come protagonista il giovane Narciso, innamorato della sua immagine: da Conone a Pausania, passando per Ovidio che scriverà la versione che avrà maggiore fortuna nei secoli. Intreccia, poi, la vicenda del giovane con quelle di altri famosi protagonisti di miti, uno fra tutti, Edipo. Ma Narciso non ha mai smesso di affascinare e inquietare, tant’è che lo si ritrova trasposto, pur se in contesti diversi, nel romanzo di Oscar Wilde, Dorian Gray, e, per certi versi, nella figura della regina della fiaba di Biancaneve, che cerca nello specchio la conferma della propria bellezza.
Per gli amanti della botanica l’autore prende in esame la pianta analizzandone l’etimologia, le sue caratteristiche, le varietà (illustrate nelle foto in appendice), l’habitat, gli usi terapeutici del passato e di oggi. Da sottolineare che essa viene usata in alcuni farmaci antitumorali. Passa quindi al mondo dei profumi, in cui il narciso ha occupato e occupa ancora oggi un posto di tutto rispetto, infatti ne ritroviamo ancora l’essenza in numerose fragranze di profumi moderni.
Non poteva mancare il capitolo dedicato al narcisismo, un tipico disturbo della personalità, individuato da Freud, sulla scia dell’inglese Henry Havelock Ellis, che gli ha dato il nome. Non sono stati, però, gli unici a occuparsene, in quanto il narcisismo è un disturbo difficile da identificare e definire. L’amore di sé, diceva Erasmo da Rotterdam, può sembrare una follia “ma, d’altra parte, dispiacendo a te stesso, che cosa potresti fare di bello, di gradevole, di nobile?”.
Anna Pia Ricci