Naomi Berrill e il nuovo album “Suite Dreams”
“Suite dreams” è il nuovo album di Naomi Berrill uscito lo scorso 8 maggio per Warner Music; la violoncellista e cantautrice irlandese vive da molti anni in Italia e per questo nuovo lavoro discografico, di cui ha composto musiche e testi, ha dato vita a tre suite dedicate al tema delle migrazioni e all’identità in movimento. “Suite Dreams” è il tezo album dell’artista, ed è stato anticipato dal singolo “Gingko Biloba”, ispirato all’omonima poesia del poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe e dedicata a uno degli alberi più antichi.
Le tre suite sono: Silent Woods, con un elogio alla natura nelle cinque canzoni che la compongono, Dance Suite racchiunde cinque danze che fonde la tradizione classica con il folk e infine Playground Suite comprende canzoni, poesie e danze di differenti paesi.
Ma andiamo a fondo di questo album, un viaggio sonoro avvolgente e bellissimo.
“Silent Woods Suite”
“Oak and Sister Spring” avvolge da subito con un suono simile a un fruscio, a cui poi si aggiunge la voce eterea di Naomi con un testo ispirato da Percy Bysshe Shelley “lift me as a wave, lift me as a cloud” immergendo nelle “mighty harmonies from the ground” (potenti armonie dal terreno).
“Gravity” espolora note più viscerali nel pattern ritmico e una velocità più marcata “lift your eyes now to the skies”
“Dwelling place” inizia con la chitarra acustica in cui il violoncello fa da decoratore all’armonia, un brano che, con la melodia e i cori di Naomi, assomiglia a un raggio di luce, “ a place to dwell, a new morning light”
“Gingko Biloba” ha un mood emozionante fin dalle prime note, un pizzicato ritmico e una melodia delicata e misteriosa “so let me grow, let me thrive” “let me flourish, free my soul”
“Spring goes”,brano ispirato alle illustrazioni di Cicely Mary Barker, vede il pianoforte come base sonora in arpeggi veloci a tessere l’armonia, sempre com il violoncello a fare da ricamo, un brano intimo e introspettivo “run away, too hard for you to stay”.
“Dance Suite”
“Prelude” ha come protagonisti fisamornica e violoncello pizzicato per il ritmo ad accompagnanare la voce in una melodia senza parole che poi viene ripresa dal violoncello in una danza sonora bellissima.
“Jig and Reel: Flowers for Ibana” porta l’ascoltatore in un’atmosfera dolce e vellutata nei suoni prima di passare il testimone alla chitarra, suonata da Johnny Berrill, e al violocello che e entrano decisi su una danza folk dal ritmo fluido e gioviale.
“Swing me round” ha sonorità più intime e dalle influenze jazz, con l’accompagnamento del solo violoncello alla voce suadente di Naomi “swing me round, when I’m down and feeling kind of low, swing me round on the floor” prezioso l’assolo di flauto.
“Mermaid dance” choude questa suite in una fluidità di accompagnamento in un’atmosfera misteriosa e soffusa.
“Playground Suite”
“My little graceful girl” (Ungheria) avvince come una filastrocca, cadenzata nel ritmo e con una melodia che si insinua nella mente, che viene prima cantata e poi suonata dal violoncello.
“O’ Babbo Mio” (Italia) è un dolce brano in italiano, una filastrocca “o babbo mio, insegnami il mare, o babbo mio, io vado a cercare”.
“Na Bàltha Craige” (Irlanda) ha un ritmo allegro e veloce suonato dal cioloncello, accompagnato da chitarra e percussioni.
“Roundabout – Machli Jal” (India) brano giocoso con voci che si intrecciano e un accompagnamento sonoro dinamico.
“Swing 42” (Francia / Romania) di Django Reinhardt, con Johnny Berrill alla chitarra, è un brano jazz frizzante e gioioso “I keep on swinging as the world goes by” che chiude in freschezza e piacevolezza il disco.
Un disco notevole, che incanta, rilassa ed esplora suoni e ritmi armoniosi, da ascoltare e riascoltare.
Roberta Usardi
Fotografia di Edoardo Delille
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