“PARIENTES”, il Trio Servillo – Girotto – Mangalavite al Teatro Fontana per l’Ah-Um Jazz Festival di Milano
“Ah felicità
su quale treno della notte viaggerai
lo so…
che passerai…
ma come sempre in fretta
non ti fermi mai” Lucio Dalla
Iniziamo dalla fine, dicendo che la Felicità è maggiore quando siamo in tanti a poterla condividere. Dopo il live inaugurale del Trio Bobo e il concerto-performance di Patrizia Laquidara, il terzo bellissimo appuntamento dell’AH-UM Milano Jazz Festival ha visto andare in scena sul palcoscenico del Teatro Fontana l’ormai consolidato ensemble composto da Peppe Servillo (voce), Natalio Luis Mangalavite (sassofono e fiati) e Javier Girotto (pianoforte e tastiere). I tre musicisti, che sanno bene come mettere insieme grande forza interpretativa, una tecnica sopraffina e tanta voglia e capacità di improvvisare, hanno presentato il loro nuovo progetto musicale, “Parientes”: si tratta di un viaggio alla ricerca dei ricordi, dei sapori e dell’immaginario di un popolo migrante che ha dato vita ad un’altra cultura e nel contempo ha saputo preservare la propria, portandovi nuova linfa: un viaggio “in musica” tra Italia ed Argentina per scoprire le radici più profonde dei due popoli, un taccuino pieno di note, di racconti, un dipingere microcosmi esistenziali brulicanti di umanità e vita vera, tra Napoli e Buenos Aires.
Tra milonghe, tanghi e persino una cumbia colombiana emergono storie di vita vissuta, voglia di riscatto e, come accennato, anche “sapori”, ricette culinarie da esportare che contribuiscono a creare l’identità di una comunità. I gruppi familiari di questa e dell’altra parte dell’oceano, piccoli o grandi che siano, custodiscono un’umanità antica. I “tanos” (diminutivo di “napoletanos” usato per indicare gli italiani in Argentina) si fanno andini, e viceversa: siamo “Parientes” come lo sono, in senso profondamente attuale, tutti i popoli che, oggi come allora, sono o sono stati popoli migranti. Con l’usuale “buona creanza”, i tre artisti ci coinvolgono con delicata leggerezza, senza mai strafare. Peppe Servillo tiene come sempre la scena con l’abilità da grande attore dell’altrettanto noto fratello Toni e con il calore della Napoli più verace.
L’omaggio coinvolgente del bis finale, con il pubblico che canta emozionato le parole di Lucio Dalla, è il manifesto di uno di quei concerti che sanno regalare una genuina “Felicità” a chi ha la fortuna di assistere a una Serata che, forse per una comunicazione che potrebbe essere migliore, avrebbe meritato un pubblico più numeroso.
Andato in scena il 16 maggio al Teatro Fontana di Milano.
A.B.