“FRUIT EXHIBITION” A PALAZZO ISOLANI A BOLOGNA
Dal 1 al 3 febbraio 2019 torna a Bologna Fruit Exhibition, settima edizione dell’evento dedicato alla editoria artistica indipendente, che quest’anno viene ospitato dal prestigioso Palazzo Isolani, nei suoi 700 metri quadrati di sale affrescate nel cuore della città. Artisti che si mettono in mostra, divisi in tre grandi categorie denominate Fruit 7 Exhibitors, Humor focus e Fruit bookshop, per un totale di 167 istallazioni provenienti da 13 paesi diversi. Ecco la succulenta “frutta” che forma la grande “macedonia umana” del Fruit.
A spiegarci tutto sul Fruit è Loris Dogana (ITA) in arte Doctor Sunda, illustratore e attore che sa percepire e decifrare le complicate emozioni umane per poi riportarle al pubblico tramite uno stile che lui definisce grezzo ma eseguito con assoluta precisione il cui valore aggiunto è la capacità di spazzare via le barriere dell’osservatore mettendolo a nudo. Free hugs ad esempio è un ritratto della solitudine: rappresenta un uomo con un cactus al posto della testa che offre abbracci gratuiti, è cosi solo da non poter selezionare che si mette lui stesso come mendicante di abbracci. Oltre alle sue suggestive produzioni offre una performance live chiamata Sketching challange, per narrare il Fruit stesso attraverso le immagini di chi ci sta dentro. Chiede al pubblico in visita di scrivere un sogno da realizzare o una paura da esorcizzare e lui li trasforma in un disegno, una allegoria. Dalle sue mani escono poesie disegnate che arrivano contemporaneamente al cuore e al cervello, come solo la vera arte sa fare. “Giuro di dire la verità tutta la verità… anche se fa male” avverte Loris.
Mentre mi aggiro tra le affollatissime sale, si respira il dolce amaro profumo della vulnerabilità, sento i cuori pulsare di vitalità e osservo come le varie creazioni esposte sui banchetti stanno comunicando attivamente con l’inconscio di tutti i presenti. Cattura la mia attenzione un ramo al quale sono appesi poesie illustrate come se, con un colpo di vento, parole e disegni si fossero impigliate lì ed ora sono come foglie in attesa di cadere ed essere raccolte. L’autrice è Giada Fuccelli (ITA) illustratrice e grafica che al Fruit ha portato stampe ed originali dei suoi disegni, tratti da progetti commissionati e autocomissionati. Altro “frutto” interessante della sua collezione è un libro di piccolo formato autoprodotto, un racconto visivo sul tema del ritorno naturale del lupo sulle Alpi. Il progetto originale includeva un’animazione proiettata in esterno su un muro della città di Trento e il proiettore, ad altezza uomo, permetteva ai passanti di frapporsi tra muro e proiettore entrando per un istante in scena con il lupo. L’intenzione era quella di sfatare la nostra presunta superiorità sul mondo animale mettendo uomo e lupo sullo stesso piano e suggerendo una pacifica coesistenza. “Talvolta incarniamo le nostre paure in degli esseri animali o umani solo perché ne abbiamo poca conoscenza” conclude l’artista dimostrando ancora una volta l’immensa capacità trasformativa dell’arte.
Altro interessante incontro è con Petra di Kulturfolger (CH), galleria d’arte no profit di Zurigo, che lavora con diversi artisti che indagano la domanda: cos’è la natura? Ogni anno una pubblicazione diversa cerca di dare una risposta a questo quesito, consapevoli del fatto che non esiste una sola natura ma molte e tutte diverse tra loro. Una delle loro pubblicazioni “Uncommon Bloom” è dedicata alla storia dei fiori. Il piccolo libro, delicato come un fiore, descrive questi ultimi da un punto di vista letterario, scientifico e biologico tramite citazioni e immagini come se le tre prospettive comunicassero tra loro.
Il lavoro di Nicholas Perra (ITA) mi richiama come il canto di una sirena, le sue immagini sono per la maggior parte in bianco e nero e sono create con la monotipia, un processo di stampa manuale con inchiostro all’acqua durante il quale tutto l’inchiostro si trasferisce sul foglio permettendo di creare un solo esemplare non riproducibile. Nicholas si basa sempre sulla creazione di paesaggi introspettivi perché gli piace stimolare la persona interiormente. Mi racconta che, a differenza dell’incisione dalla quella era partito, questa pratica è molto più istintiva e non completamente controllabile, al momento della stampa, infatti, si avrà sempre una percentuale di sorpresa. Si pone davanti a questa tecnica come se fosse un oracolo: l’artista fa una domanda alla stampa e lei risponde con una risposta negativa, positiva o con un’altra domanda instaurando così una comunicazione diretta con le sue opere. Anche lui ha trovato il suo personale modo di esprimere quello che ha dentro. Virva Auvinen (DE), di origine Finlandese ma residente a Berlino, presenta invece il suo libro “I segreti della signora isabella” alchimista italiana vissuta nel ‘500 e scrittrice di un libro di ricette di cura e bellezza del tempo il cui manoscritto originale, in italiano antico, si trova nell’archivio di Napoli. Virva, che ha vissuto a Bologna per 14 anni ha voluto rendere fruibile a tutti le conoscenze di questa nostra antenata trasformandola in una storia a fumetti romanzata. Poi ci sono i tarocchi di Marco Brancato (ITA), nati da una collaborazione con Hoppipolla, un progetto di cultura indipendente per corrispondenza che ha lo scopo di sostenere e promuovere realtà creative, coraggiose e differenti. Ogni mese, una scatola contenente tante sorprese di diversi artisti viene recapitata a casa degli abbonati e il numero di gennaio di quest’anno conteneva proprio questi 22 Arcani Maggiori che Marco ha immaginato come personaggi zoomorfi. Gli animali sono stati scelti in base alle caratteristiche che avevano in comune con le carte e ovviamente la carta dei tarocchi la Luna non poteva che essere rappresentata da una Lupa.
Infine, Cintia Martín (Direttrice creativa e illustratrice) e Nuria de la Iglesia (Direttrice di produzione) sono le fondatrici di Ediciones Tralarì (ES), un progetto di autopubblicazione di libri montati a mano e dedicati ai più piccoli, che permettono una interazione giocosa e gioiosa tra chi legge e chi ascolta per invogliare i più piccolini ad amare la lettura. È la prima volta che vengono invitate al Fruit, per l’occasione hanno fatto tradurre i libri in italiano e ora sono in cerca di una libreria in Italia che possa sostenerle. “Qui si respira aria internazionale e per piccole realtà come la nostra queste collaborazioni sono una iniezione di energia” confessa Cintia.
Proprio prima di uscire da questa mostra così coinvolgente mi cade l’occhio sulla copertina di un fumetto di Yoshiharu Tsuge, uno dei più grandi fumettisti giapponesi pubblicato da Canicola (ITA), una casa editrice bolognese che pubblica autori di nicchia ma anche fumettisti conosciuti a livello internazionale. Il titolo “L’uomo senza talento” sembra davvero un paradosso dopo tutta la bellezza che i miei occhi hanno visto e le mie orecchie hanno appena ascoltato. Il talento di uomini e donne è proprio l’ultima cosa che non manca in queste stanze e nel mondo.
Antonella Pizzolla