“Menomale che il tempo era bello” di Florence Thinard
“Acqua, acquetta, acquazzone, tanta acqua…”
Tanti piccoli e improvvisati marinai di prima media si ritrovano a vivere un’avventura straordinaria: dopo un forte temporale, una classe multietnica con a seguito il professore di tecnologia, il giovane lettore Saïd, il direttore Patisson, la bibliotecaria Sarah e la signora Perez addetta alle pulizie. Si ritrovano tutti a bordo di una strana imbarcazione: il palazzo della biblioteca Jacques Prévert, che li trasporterà nella traversata dalla Francia alle Azzorre.
Tutti questi svariati personaggi si ritrovano a navigare per oltre sei giorni insieme, dal nulla, nel mare aperto, con l’obiettivo comune di sopravvivere! E allora ecco che insieme impareranno a essere una squadra: costruiranno utensili, impareranno a pescare, a raccogliere acqua e a razionare il cibo, a usare strumenti di navigazione e altre mille cose che nella quotidianità potrebbero sembrare banali e scontate.
Con una scrittura scorrevole, Florence Thinard, nel suo libro “Meno male che il tempo era bello” (Camelozampa, 2019, pp. 220, euro 13,90) – illustrato da Veronica Truttero e tradotto da Sara Saorin, ci racconta le relazioni tra adulti e ragazzi, in una situazione particolare che permette di scoprire caratteristiche positive e negative della persona che, diversamente, non si noterebbero: l’umanità, la disponibilità, la curiosità è l’amore che è sempre presente e riguarda tutti, grandi e piccoli.
Camelozampa utilizza, per la stampa di questo libro, il font Easyreading e le caratteristiche di alta leggibilità, offrendo inoltre la possibilità di scaricare il romanzo in formato mp3.
Marianna Zito