“MENELAO” DI DAVIDE CARNEVALI AL TEATRO ARENA DEL SOLE DI BOLOGNA

Al Teatro Arena del Sole di Bologna è andato in scena “Menelao”, scritto da Davide Carnevali e diretto da Teatrino Giullare, dove – oltre a due bravissimi attori – troviamo anche delle marionette a narrarci questa storia mitologica.
La scena si apre su una statua parlante di Zeus, il sovrano indiscusso degli Dei che si domanda come ha fatto a creare una razza così stupida: ha dato agli umani, oltre alla ragione, anche un cuore ed è proprio quest’ultimo la chiave per la vera comprensione delle cose. Al contrario, la ragione tormenta e cerca continuamente la soluzione a un problema che non esiste, finendo poi per crearlo dal nulla. Menelao, il personaggio scelto per confermare la tesi di Zeus, è il sovrano di Sparta, fratello di Agamennone e marito di Elena, la donna più bella del mondo. Eppure Menelao non si sente un eroe, la sua è una storia senza violenza, sangue e sesso e per questo sembra non interessare a nessuno. Destinato a essere un personaggio secondario della storia, non si da pace e cerca in tutti i modi di modificare e manipolare la realtà chiedendo a chiunque di cambiare la sua storia. Sembra un malato di niente in cerca di un padre, un medico che possa offrirgli una cura magica perché si sente impotente e ha dimenticato che il cambiamento viene dalla forza del cuore e non dalle preoccupazioni e insoddisfazioni della mente. Menelao è uno di noi, figlio di una società che produce troppo benessere e si comporta come un bambino smemorato che continua a chiedere sempre di più, perché non riconosce più il valore di quello che ha. La povera Elena cerca di alleviare le sue pene, ma si accorge ben presto che un uomo insoddisfatto non può essere un buon amante.
“A volte serve morire per restare in vita, sono più vivo io da morto che tu uomo senza vita” gli dice il fratello Agamennone dall’oltretomba. E se fosse proprio questo il punto? Se la vita e non la morte fosse una terribile vendetta degli Dei contro chi non vuole vivere? La vita arriva così all’improvviso, irruenta, impetuosa, incontenibile e ci trova sempre impreparati. Molto spesso nemmeno ci rendiamo conto di essere vivi. Ed è proprio quando Menelao fa un sogno e si rende conto al risveglio che respira e che è vivo, che la sua tragedia personale finisce. Mi piace pensare che è proprio da quel momento in poi che inizia a godersi la vita.
Antonella Pizzolla