MASTERS FABER al Teatro Don Bosco di Potenza
Tra il 1914 ed il 19 I 5 il poeta americano Edgar Lee Masters pubblica una serie di epitaffi successivamente raccolti nell’Antologia di Spoon River. Ogni poesia racconta la vita di un personaggio. Ci sono diverse storie che coprono praticamente tutte le categorie e i mestieri umani. Masters si proponeva di descrivere la vita umana raccontando le vicende di un microcosmo, il paesino di Spoon River. Il bello dei personaggi di Edgar Lee Masters, è che essendo morti, non hanno più niente da perdere e, di conseguenza, confessano la loro vita in assoluta libertà. Merita di essere raccontata la storia della pubblicazione in Italia dell’Antologia di Spoon River: durante il ventennio fascista, la letteratura americana era ovviamente osteggiata dal regime, specie se esprimeva idee libertarie, ma in virtù di un ingegnoso stratagemma, si riuscì ad evitare la censura del ministero della cultura popolare, cambiando il titolo in “Antologia di S. River”, spacciandolo per una raccolta di pensieri di un quanto mai improbabile San River.
Nel 1971 il grande Fabrizio De Andrè pubblica l’album Non al denaro, non all’amore né al cielo, liberamente tratto dall’Antologia di Spoon River. De Andrè sceglie nove delle oltre duecento poesie e le trasforma in altrettante canzoni.
OPERA, con un cast tutto lucano, sceglie di mettere in scena – declinando diverse modalità di intervento teatrale – immagini, poesia e soprattutto musica, cercando di restare nel solco tracciato dalla straordinaria penna di Fernanda Pivano. Iole Cerminara, Giuseppe Ranoia, Erminio Truncellito, con i musicisti Dino Rigillo e Francesco Scorza, sono i protagonisti di Masters Faber, lo spettacolo che venerdì 1 giugno, con sipario alle 20 e 30, si terrà al Teatro Don Bosco di Potenza. La regia è affidata a Gianpiero Francese, talentuoso ideatore di eventi di notevole spessore.