Marco Magnone e “L’Europa in viaggio: storie di ponti e di muri”
“Questo libro è nato in autostrada. Ed è nato perché ho un problema: quando viaggio non so stare zitto e godermi semplicemente la strada o la musica. Proprio non ne sono capace.”
Marco Magnone ci affida un saggio che è un viaggio tra storie, tra voci narranti che hanno nomi, volti, caratteri e paesi diversi. La prima tappa è segnata da un fatto scioccante avvenuto sull’isola di Utøya. Il 22 luglio 2011, mentre è in corso un campo estivo organizzato da un movimento giovanile legato al Partito laburista, un estremista uccide 69 ragazzi. Il racconto è devastante e Magnone affida una parte di racconto a Renate, una sopravvissuta.
“Io quel giorno ho perso il mio ragazzo e alcuni dei miei migliori amici. Quello che è successo, è stato qualcosa con cui ho dovuto fare i conti per un sacco di tempo”.
Le pagine che seguono danno modo al lettore di riflettere su diversi attentati, in particolare su quello dell’11 settembre 2001 a New York e dell’11 dicembre 2018 a Strasburgo.
“Caterina sta passeggiando in rue des Orfèvres, nel pieno centro di Strasburgo, non lontano dai tradizionali mercatini di Natale per cui è famosa la città alsaziana. Sono le otto di sera dell’11 dicembre 2018. A far fuoco sulla folla è Chérif Chekatt, un ragazzo di 29 anni radicalizzato in carcere fino a diventare un terrorista islamico”.
Il pensiero importante di Caterina, che lo scrittore ci affida, è che la violenza non è qualcosa da spettacolarizzare ma è “una strada molto banale, che imbocca solo chi si ritrova senza argomenti.” La narrazione di Marco Magnone è precisa, lucida. La sua voce è alternata a quella dei personaggi che popolano le pagine di questo libro. Ci sono delle parole che feriscono e che emozionano senza tralasciare i ricordi personali dell’autore e che vivono in queste pagine. Alcuni capitoli hanno la funzione di descrivere la storia e la struttura dell’Unione Europea prestando attenzione alle sue funzioni e ai suoi valori.
“E poi perché Europa vuol dire tutto e niente. Vacanze studio all’estero. Storia. Geografia. Corsi di lingua. Politica. Economia. La Champions League. Gli attentati durante le feste. Ma anche arte, e letteratura, e chissà che altro. Eppure sapevo che era la storia giusta”.
“L’Europa in viaggio. Storie di ponti e di muri” di Marco Magnone (add editore, pp. 203, euro 12) è un libro che nasce per riflettere. Lo stile asciutto e limpido dello scrittore riporta il lettore a vicende e fatti che non possono e non devono essere dimenticati.
Debora Colangelo