La Rimbamband, con Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno, Nicolò Pantaleo, per la regia di un mai scontato Gioele Dix, ha portato in scena al Teatro Leonardo di Milano un folle capolavoro di comicità e arte: “Manicomic”.

Faccio fatica a non chiamarlo Magicomic”per il senso di stupore e di magica incredulità che lo spettacolo mi ha trasmesso. Sul palco, semplice e pulito, diversi strumenti musicali e un led-wall centrale. Una band formata da cinque elementi anima la scena. Suona per assecondare uno psichiatra che ha studiato una terapia di gruppo atta a curare vari tipi di patologie mentali da cui sono effetti i protagonisti. Il medico sceglie di curare la follia con l’utilizzo della musica, la pratica dello sport e la rappresentazione teatrale. La terapia che si dispiega attraverso la creatività, la messa in campo di grande energia e tanto divertimento per lo spettatore e per gli attori stessi. La capacità artistica e musicale di tutti i personaggi, va di pari-passo con la giocoleria, il mimo, e l’originalità anche nel suonare qualsiasi tipo di oggetto che viene elevato a strumento musicale con risultati pazzeschi. Tutti i suoni, anche banalmente il bip del telefono, viene riprodotto da uno strumento musicale in scena. Il led-wall viene, a sorpresa, utilizzato in maniera assai creativa, riuscendo a mixare la realtà e la fantasia.

In “Manicomic” la musica e il teatro si incontrano e si scontrano per ricreare un effetto magico e originale. Una comicità sana mai volgare né allusiva che ci insegna che la follia ha i suoi lati positivi e divertenti. Del resto è abbastanza chiaro che la follia regala momenti di comicità e la comicità non è altro che un’insana follia. È uno spettacolo assolutamente da godersi.

In scena fino al 24 marzo 2019 al Teatro Leonardo di Milano.

Luigi Barbetta