“LE CINQUE TERRE” SBARCANO AL TEATRO LEONARDO DI MILANO
In tantissimi, soprattutto giovani, hanno atteso con grande fermento al Teatro Leonardo il debutto del quinto di sette appuntamenti previsti di Contenuti Zero Varietà, “Le Cinque Terre”. Lo spettacolo è stato ideato, scritto e interpretato da Lorenzo Attanasio, Bruno Bassi, Valentina Cardinali, Andrea Delfino, Carlo Amleto Giammusso, Tano Mongelli, Giuseppe Scoditti, Giulia Vecchio. Le musiche sono di Tano e l’Ora d’aria, le scene Maddalena Oriani, i costumi di Barbara Petrecca sotto l’attenta regia di un giovane, geniale e brillantissimo Pablo Solari.
Si tratta di un’esperienza assolutamente unica e inimitabile in cui la realtà si eleva a sogno, che si trasforma in realtà con dei giri di vite veloci e inspiegabili e che aiutano lo spettatore a proseguire in un percorso apparentemente totalmente disconnesso, ma reso fruibilissimo dal fil-rouge della comicità intelligente. Un viaggio di 90 minuti in una dimensione surreale ma mai stupida, ambientato in una Russia un po’ “maccheronica”, e che debutta con due personaggi intenti ad affrontare il terribile freddo e inneggiando all’immensa bontà dei friarielli, sponsor improponibile di tutto il varietà. La rappresentazione di un varietà classico con sketch comici e veloci, in cui la mitologia greca e i grandi maestri del ‘900, dalla poesia alla psicanalisi, si alternano suscitando stupore nello spettatore e grosse risate. Al grido di “allegoria” si trattano con grande leggerezza temi di grande attualità.
Notevoli i numeri musicali e quel sapore di spontaneità che attraversa un po’ tutti i personaggi, forse un po’ di più quelli maschili. In un paio di passaggi l’umorismo avrebbe potuto essere un po’ più fine e aulico, seppur un po’ di battute da bar credo che siano state più un’esigenza di copione, per rendere lo spettacolo il più accessibile anche ai palati meno fini. Nove e mezzo!
Luigi Barbetta