LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR di Giovanni Nardoni al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma
Il Laboratorio Teatrale Velia Cecchini ha portato in scena – per quattro serate al Teatro Ambra alla Garbatella di Roma – l’opera shakespeariana Le Allegre Comari di Windsor con la regia di Giovanni Nardoni e con testo e traduzione di Rossella Ferranti.
Ben 19 gli attori coinvolti che si muovono con disinvoltura tra la platea e nei veloci cambi di scena, per apparirci ora sul palcoscenico principale ora su un palcoscenico improvvisato alle spalle degli spettatori, dove ovviamente si sono cimentati in scene brevi ma dando – allo stesso tempo – un senso di interezza allo spettacolo. Un’opera divertente che racconta i vizi e gli imbrogli che i personaggi tessono all’interno delle proprie vite ma che “si risolvono” con le dovute vendette e punizioni.
Insieme a Falstaff, alla signora Ford ad Anna e a tanti altri è interessante notare come improvvisamente ci troviamo ad ascoltare parole prese anche da altre opere del Bardo, come ad esempio Re Lear, Giulietta e Romeo, Sogno di una notte di mezza estate.
Un allegro miscuglio di personaggi – tra i quali non passa inosservato il piccolo e intraprendente Matteo Torrice, per la prima volta con un ruolo sulla scena – a riempire due ore di colori, risate senza tralasciare il dovuto spazio dedicato ai sogni.
Marianna Zito