“LASCIA FARE A ME” – La penna geniale di Mario Levrero
“Lascia fare a me” (La Nuova Frontiera, pag. 128, euro 15,50 – traduzione italiana di Elisa Tramontin) è il titolo del libro di Mario Levrero scrittore uruguaiano morto nel 2004. In Italia già altri suoi due romanzi sono stati pubblicati con successo dalla Calabuig “Il romanzo luminoso” e “Nick Carter si diverte mentre il lettore viene assassinato e io agonizzo”.
A dir poco geniale nell’esposizione del suo racconto, kafkiano fino all’ultimo respiro, impregnato da una brillante freschezza, che va ad aprire e chiudere la sua novelle come un satellite che, in sordina, compie il giro intorno al proprio pianeta. Il protagonista appartiene alla classe degli scrittori ed è dunque un miserabile, visto che per sopravvivere è costretto a mendicare che il suo romanzo venga pubblicato dal Ciccione; ma è proprio quest’ultimo a proporgli un lavoro alternativo ma ben remunerato: scoprire cioè l’autore di un manoscritto favoloso che è arrivato in redazione. E da qui parte l’avventura del nostro protagonista che giunge nel paese di Penuria, alla ricerca dello scrittore misterioso di cui conosce solo il nome: Juan Perez… Ma chi sarà mai? Il protagonista si costruisce una propria idea che alla fine risulta alquanto sensata ma, preso dai mille “imprevisti”, non guarda al di là del proprio naso. Infatti, il nostro scrittore/protagonista – abituato a vivere senza il becco di un quattrino – durante la sua missione si concede piccoli lussi, che mai avrebbe potuto permettersi, fino quasi a rasentarne la dipendenza. Alla fine, solo grazie a un caso fortuito, riuscirà a chiudere il cerchio del mistero.
E allora non ci resta che affrontare questo intrigante e avventuroso viaggio verso Penuria, per scoprire insieme il mistero del manoscritto!
Marisa Padula