L’alchimia narrativa di Gek Tessaro
C’era una volta… un fagiolo, un castello, un re, una nave, un principe grasso…
Niente di tutto questo. C’era una volta un pezzo di legno.
Pinocchio, di Gek Tessaro, ed. Lapis
“C’era una volta… “Un re!” diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze.”
Le avventure di Pinocchio, di Carlo Collodi
L’Estate al Lazzaretto di Verona, organizzata dall’ Associazione Pro Loco Lazzaretto e dall’Associazione Culturale Amici del Lazzaretto, ha presentato, in data 29 luglio, Pinocchio, di Gek Tessaro, tratto dalla sua riscrittura, edizioni Lapis.
Il romanzo di Collodi diviene teatro disegnato, grazie alla maestrìa e all’invenzione del pluripremiato autore e illustratore che, utilizzando una lavagna luminosa, racconta e affabula il pubblico con varietà di materiali e invenzioni. Si entra nella fase più profonda di un sogno e la storia si fa vera, nasce e si consuma, si fa albero e luce, mare e cielo, i personaggi hanno vita e voce, passano emozioni e tanto stupore.
Gli stili si alternano e il burattino rinasce sullo schermo, con la sempre eterna schiera di celeberrimi personaggi, dalla Fatina a Geppetto, con la leggerezza del giullare che riempie piazze e notti.
Lo spettacolo è una carezza, una vibrazione incessante, una instancabile ricerca, una generosa azione. Pinocchio e i suoi dilemmi esistenziali, sempre attuale, sempre vero e profondo, con un finale inatteso. Tessaro ha un’inventiva generosa, onirica e al tempo stessa ironica, non risparmia guizzi geniali né momenti lirici, è un treno che viaggia e ogni fermata è una nuova partenza.
La prestigiosa e ricercata rassegna teatrale e musicale al Lazzaretto di Verona prosegue fino al 29 agosto.
Silvia Paganini