“La Torre”: sei storie di Bae Myung-hoon
Se siete amanti di fantascienza, non potete non avere sugli scaffali della vostra libreria, il libro sudcoreano “La Torre” di Bae Myung-hoon, (add Editore, pp. 248, euro 20). Il testo è strutturato come una serie di racconti interconnessi ambientati in un edificio di 674 piani e la narrazione consente al lettore di esplorare una vasta torre nota come Beanstalk, con allusioni alla Torre di Babele. La storia non sembra essere tanto ambientata nel futuro quanto più in un presente alternativo. Il libro è stato pubblicato per la prima volta in Corea del Sud nel 2009 e poi è stato tradotto in diverse altre lingue, suscitando un grande successo, così come si evince dalle note finali scritte dallo stesso autore.
Attraverso i sei racconti, i lettori possono conoscere ciò che accade a Beanstalk: la sua storia, il sistema socio-economico, la distribuzione dell’energia, la cultura, la politica, il sistema di sicurezza, il sistema di consegna postale, la burocrazia, lo sviluppo urbano, il sistema di trasporto, la strategia militare, le attività terroristiche e le proteste contro la guerra. Bae Myung-hoon parla di questioni importanti come la censura, l’impatto dell’urbanizzazione moderna, le conseguenze dell’autoritarismo e della corruzione, l’avidità umana, l’impatto del mercato immobiliare sulla demografia sociale, adottando un metodo molto originale per costruire questo mondo distopico, presentandolo sotto forma, appunto, di racconti.
Molto interessante, ad esempio, in uno dei racconti, il concetto ricorrente della mentalità orizzontale vs verticale con implicazioni nei trasporti, nelle operazioni militari e nella politica. Questo è sicuramente un libro in cui i personaggi sono spesso serviti come veicoli per parlare di idee piuttosto che di persone, un libro al di sopra di ogni altra cosa, profondamente umano e sulla capacità di capire come ci relazioniamo gli uni con gli altri. È difficile non trovare le idee intriganti: il concetto centrale che questo grattacielo è diventato una nazione è di per sé interessante, ma ciò che viene descritto ed esplorato con grande efficacia è sicuramente ciò che ha a che fare con le dinamiche interpersonali nelle diverse situazioni. Le sottigliezze del modo in cui il potere scorre attorno a diversi episodi, sono sviluppate in modi bizzarri e fantasiosi. C’è un collegamento generale tra i vari racconti, ma possono funzionare anche tutti da soli come spunti interessanti sulle diverse parti della vita, che viene esplorato da angolazioni abbastanza diverse.
A differenze di molti altri libri di fantascienza, “La Torre” susciterà in voi alcune riflessioni interessanti su come ci relazioniamo come individui all’interno della società. È un testo molto scorrevole, che si legge in pochi giorni, ma soprattutto ha una trama così originale che trasporta in un mondo a parte, tanto che rimarrete molto spiazzati! È una lettura davvero unica e piacevole e attraverso queste storie interconnesse di vita in Beanstalk, Bae Myung-Hoon crea un mondo davvero unico che sembra, allo stesso tempo, molto familiare. Queste storie aumentano di satira e importanza nel corso del libro e vi ritroverete a ridere di alcuni momenti molto ben scritti, tanto da immergervi veramente in questo mondo. Molto consigliato!
Assunta Cecere