La Compagnia Crest ha stregato piccoli e grandi alla Cittadella degli Artisti
“Cosa è buono? Cosa è brutto? Ciò è vero o ciò appare… non lasciatevi ingannare!”.
C’era una volta una piccola casa nel bosco abitata da una famiglia umile e molto povera, una mamma fredda come i venti del nord dalle grandi scarpe rosse, un papà con un cappello di panno marrone e un silenzio che grida speranza e due gioiosi (e golosi) bambini dalla pancia vuota: è “La storia di Hansel e Gretel”.
Catia Caramia, Cinzia Greco, Giuseppe Marzio, Luigi Tagliente vestono abilmente i panni dei genitori, della strega, del corvo dalle bianche piume e dei bambini Hansel e Gretel. Lo spettacolo – in scena domenica 19 novembre alla Cittadella degli Artisti di Molfetta – firmato da Michelangelo Campanale, accompagna piccoli e grandi alla scoperta dei propri limiti, delle proprie paure e de tanti “No, non lo so fare” che delle volte si rivelano più efficaci e risolutive di quanto si possa pensare.
La fitta foresta, il bosco della strega appaiono con un magistrale gioco di luci e ombre che ci riporta nelle zone più buie e remote della Germania, terra d’origine di una delle fiabe più note dei fratelli Grimm, che compone la raccolta “Le fiabe del focolare”. La scena iniziale, splende di luce e di un candore travolgente dato anche dall’accurata scelta delle musiche che hanno accompagnato i passi dei due piccoli fratelli dalla fanciullezza all’età adulta, attraversando le proprie paure, debolezze proprio nel cuore della notte, illuminati da dei piccoli sassolini bianchi che daranno solo un’apparente rifugio e conforto ai due protagonisti. La casa, il fitto bosco, il sentiero dei magici sassolini sono elementi protagonisti assoluti della scena con un’enorme macchina teatrale che all’occorrenza si trasforma in casa di marzapane, in prigione o in forno dove la strega scivolerà spinta dal coraggio della piccola Gretel. Il corvo trasformato alla fine in un splendido cigno bianco conclude il cerchio della fiaba, dal bianco candore iniziale tutto gira e si trasforma per ritornare con una luce nuove perché dopo ogni notte c’è sempre un nuovo sole.
Uno spettacolo della Compagnia Crest in bilico tra realtà e favola, affinché i più piccoli possano imparare a dare il giusto valore alle cose e, con l’aiuto dei genitori, imparare a riconoscere ciò che è utile da ciò che è superfluo. Lo spettacolo è stato vincitore del Premio “L’uccellino azzurro 2015” e ha ricevuto un riconoscimento speciale per i 20 anni del festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta, confermandosi una delle migliori produzioni di teatro ragazzi italiano.
Lucia Amoruso