Intervista alla cantautrice toscana In Arte Agnese: il nuovo singolo “Campo minato” e l’album “Limone”
“Campo Minato” (Apollo Records), il nuovo singolo della cantautrice toscana In Arte Agnese, attualmente disponibile in digitale (ascolta qui) e rotazione radiofonica.Il videoclip, prodotto da Oltresound con la regia di Silvia Vavolo e Daniele Cribari, è stato girato al Selfie Museum di Firenze. Per saperne di più, abbiamo fatto qualche domanda all’artista di origini toscane.
Campo minato è il tuo nuovo singolo. Come nasce questo progetto?
Il progetto nasce d’impulso, come impulsivo è ciò di cui parla. Uscivo da un periodo difficile della mia vita e ho capito che in questo mondo malato, inquinato, rotto tra guerra e confusione, sembra di camminare in un campo minato. Il brano vuole preservare ciò che rimane di bello dentro e fuori da noi: la semplicità della vita e dell’amore, quando arriva all’improvviso anche nei momenti difficili. L’innamorarsi è tutto ciò che abbiamo affinché ognuno di noi senta la spinta per fare qualcosa, anche solo tornare a respirare.
La traccia è estratta dal disco “Limone”, ma cosa dobbiamo aspettarci?
“Campo minato” fa parte di un album a cui sto lavorando che sarà in uscita il 24 Giugno, dal nome “Limone”. Ed è un progetto che parla di me e spero in cui tutti possano immedesimarsi, parla anche della mia idea di musica, che cerca di essere più possibile non etichettabile e diverso da se stesso in ogni traccia, come ogni spicchio del limone, e proprio per questo unico, valorizzabile e giusto in ogni sua forma. Come ognuno di noi!
Chi ha collaborato alla produzione del singolo?
Per la produzione del singolo ho avuto la fortuna di collaborare con il mio producer Diego Calvetti, con cui ho anche collaborato nella scrittura insieme a Marco Rettani.
Il singolo è stato accompagnato dall’uscita del videoclip? Raccontaci qualche aneddoto.
Esatto. Il videoclip è stato girato a Firenze al Museo del Selfie in cui ogni stanza rappresenta nella storia un diverso modo e sentimento di abitare noi stessi. La cosa divertente è che, essendo un museo, è aperto a tutti e chiunque passasse ha potuto assistere alle riprese e per me è stato veramente molto bello poter dare un’anteprima a chiunque passasse. Qualcuno l’ha scambiata per una live art performance del museo stesso!
Quali sono state le influenze musicali che possiamo ritrovare nella traccia?
Mi piace pensare che la musica accompagni un artista in tutto l’arco della sua vita, e con lei o lui sia in divenire. Pertanto le mie influenze musicali, dei miei pezzi in generale, partono dalla musica classica, passano dal Jazz più classico come Ella Fitzgerald, al blues di Amy Winehouse., al rock di Janis Joplin, al cantautorato italiano di Fabrizio De André, all’indie, fino ad arrivare al queer pop di La Rappresentante di Lista.
Quali sono i programmi per l’estate? Stai preparando il live?
In questo momento mi sto maggiormente concentrando sulla scrittura e sui miei brani, in vista dell’album che uscirà il 24 Giugno, ma come ogni artista ho come obiettivo quello di portare in giro la mia musica!
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