Esce oggi “Canjerê”, il nuovo album della cantante brasiliana Luzia
Luzia, alias Luzia Dvorek, pubblica oggi, 12 giugno, il secondo album “Canjerê” per A Buzz Supreme; la cantante brasiliana originaria di Sâo Paulo si muove soavemente tra le note di brani inediti scritti da artisti come Paulo Nero, Saulo Duarte, Danilo Moraes e Bruno Capinan a riletture di brani come “Sorvete”, scritta da Caetano Veloso e “Iluminada” di Roberto Mendes e Jorge Portugal. Il disco è prodotto da Lucas Santtana e tra gli ospiti troviamo Zeca Baleiro nel duetto “Parece Vicio” e Lirinha in “Sambinha”. Il disco segue l’omonimo album uscito nel 2011.
La voce di Luzia incanta e ammalia in ogni brano, rendendo l’ascolto gustoso e piacevole.
“Sambinha” trascina in un ritmo di samba subito dalle prime note, in cui la voce di Luzia spicca in una melodia malinconica e intensa “Sou igual a todo mundo, neste mundo sem amor” (“sono proprio come tutti gli altri, in questo mondo senza amore”). Lirinha, poeta e cantante del gruppo Cordel de Fogo Encantado è l’ospite del brano, che con la sua voce appassionata recita alcuni versi, aggiungendo ulteriore pathos a tutto l’insieme.
“Preparação para a Morte” è un brano funky / jazz con un ritmo elettronico e un tiro notevole, che porta a muoversi irresistibilmente. “Quando chegar a morte não sentirei mais nada” (“quando arriverà la morte non sentirò nulla”)
“Sorvete” reinterpretazione del brano di Caetano Veloso, trova un arrangiamento con elettronica dall’atmosfera cupa e un ritmo ipnotico, in cui la voce di Luzia è particolarmente ammaliante.
“Tempo é ouro” ha un riff di sottofondo giovale che si ripete in loop nelle strofe, la ritmica è trascinante, così come la melodia che, nel ripetersi, si insinua in testa. “O tempo mostra mais do que se pode ver (crer) reclamar não vai te deixar sentir o bom da vida” (“Il tempo mostra più di quanto tu possa vedere (credere) lamentarti non ti farà sentire bene nella vita”).
“O gosto da flor” (il sapore del fiore) parte delicata, con la voce di Luzia a tratti quasi sussurrata, una ballata d’atmosfera con la fisarmonica che dà un tocco di malinconia insieme alla bella melodia. “Mãe que nos guia ela é de Oxum leva o gosto da flor” (“Madre che ci guida, viene da Oxum, prende il sapore del fiore”).
“Parece vicio” con Zeca Baleiro è un brano dal ritmo reggae e gioviale, un duetto perfettamente riuscito, trascinante nel tiro. “Te deixar te amando quanto sacrificio.” (“lasciarti amare, quanto sacrificio”).
“Iluminada” ha un ritmo allegro e coinvolgente e di stampo tradizionale brasiliano: “quero ser sua namorada, meu Deus, seja la quem te mandou, meu amor te recebeu, e hoje o céu de su estrela, menino, sou eu”. (“Voglio essere la tua ragazza, mio Dio, sono colei che ti inviato, il mio amore ti ha accolto, e oggi il tuo cielo stellato, ragazzo, sono io”)
“Coração da Mata” torna l’elettronica a dettare l’atmosfera un po’ cupa e misteriosa, con una melodia che però si presenta su note medie che donano luminosità.
“Tiro de festim” è un lento emozionante e acustico, soffuso e dolce. “Mais que um carnaval, mais que uma ilusão, mais que ouvir a vox do coração”(“ Più che un carnevale, più che un’illusione, più che ascoltare il vox del cuore
Un bellissimo disco pieno di emozioni.
Roberta Usardi
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