“Il lato d’ombra. Visioni palestinesi” di Maurizio Fantoni Minnella
È un bel diario “Il lato d’ombra. Visioni palestinesi” (Alpine Studio, pp. 234, euro 17.90) di Maurizio Fantoni Minnella. Un diario lungo 49 giorni nel corso dei quali l’autore si immerge in profondità nei luoghi del conflitto e della resistenza come Israele, Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est, ma anche in luoghi di una bellezza incantata come il Mar Rosso, il deserto del Wadi Rum, lo splendore di Petra, il caos di Amman e lungo la Valle del Giordano.
Ogni luogo ha la sua storia, ogni entità la sua cultura. Piccoli frammenti di un mondo stravolto dalla storia in cui pensieri, parole, immagini si susseguono incessantemente.
Se Ramallah sembra un’anima libera da catene e Betlemme pare agonizzante sotto il muro, Hebron è soffocata dall’occupazione militare. E quando si parla di Palestina emerge con tutta la sua forza l’uomo che domina un suo simile e lo annulla in tutto il suo essere, lo rende impotente. Quel conflitto infinito che è possibile notare in tutta la sua violenza a ogni angolo di Palestina. Una terra disastrata in cui quel muro di separazione è ormai divenuto invalicabile, inattaccabile, imbattibile. Una barriera che ha il potere di dividere famiglie, amici, conoscenti, città, villaggi, terreni, colline. Segrega, confina, isola, umilia.
“Le storie ai bordi del Muro non conoscono pace, sono un continuo turbinio di sospiri, di voci di rabbia, di balbettii infantili poiché intorno al Muro nasce la vita che prosegue al ritmo lento delle azioni tramandate.”
Visioni palestinesi è un bel reportage, analitico, dettagliato, itinerante che ben si presta a essere trattato come guida per chi volesse approfondire la questione palestinese sul campo ma ancor di più ricorda a chi la Palestina l’ha vissuta in prima persona che questa terra vive un dramma che lentamente sta scomparendo dall’attenzione mediatica internazionale.
La testimonianza forte di chi viaggia per raccontare diventa così un messaggio di speranza per coloro i quali continuano a lottare quotidianamente per la sopravvivenza di culture e tradizioni da tramandare.
Salvatore Di Noia