Giù da San Luca – Il libro di Cristian Gavagni
Sai quando inizi a leggere un libro e vorresti leggerlo tutto d’un fiato, fino alla fine? Le pagine volano, leggi così veloce che a volte salti delle parole, voglio proprio sapere che succederà adesso…
Poi c’è la vita reale, gli impegni quotidiani, il telefono che squilla, qualcuno che suona alla porta, la fermata dell’autobus ma appena hai un minuto, torni lì e continui a leggere. Questo è quello che mi è accaduto leggendo Giù da San Luca di Cristian Gavagni, opera prima auto-pubblicata dall’autore.
La scrittura è scorrevole, il linguaggio a tratti ricercato ma con garbo, le citazioni un incanto. Sono quelli che chiamo i bei libri, quelli che quando li vedi lì nella libreria, ti viene da riprenderli in mano e sfogliarli, perché ti hanno lasciato qualcosa, quel misto di curiosità e lieve malinconia.
Intanto c’è Bologna, con le sue strade, le sue colline, i suo baretti nascosti e le officine di fiducia. Poi c’è il protagonista, che un po’ ti manca. Ti sembra di conoscerlo, lo avrai incrociato migliaia di volte tra le strade di Bologna: Zambo, al secolo Enrico Zamboni, 46 anni, sguardo basso, un po’ spento, sigaretta in bocca, abbigliamento trasandato, qualche macchia scura che tradisce una grande passione per i motori.. E’ un eroe post moderno, nell’epoca dei supereroi che salvano il mondo, Zambo ha un’unica missione: vivere, semplicemente avere una vita normale, con la sua piccola, anche solo microscopica dose di felicità. E questa pare una missione quasi impossibile: nonostante l’età, vive ancora in casa con i suoi; ha un lavoro trovato per miracolo, per buon cuore di un amico; è un solitario scettico anticonformista che non ha ancora trovato un suo posto nel mondo; a tratti sembra lasciare la sua dignità qua e là, come fosse un mazzo di chiavi dimenticato in giro. La sua vita si annoda in una spirale di droga, alcool, sesso a pagamento, isolamento, finché succederà qualcosa che porterà una trasformazione… Un amore inaspettato? La riscoperta della fede? Un gatto randagio con un occhio solo? Chi può dirlo… Zambo è pieno di contraddizioni, la sua intelligenza profonda sembra un difetto di fabbrica anziché una risorsa, ogni azione in buona fede torna indietro inspiegabilmente, come un boomerang in pieno volto. Quale sarà l’epilogo per un personaggio così moderno e contemporaneamente così fuori da tutta la modernità del nostro tempo? Non ti resta che leggere il libro…
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Angelica Pizzolla