Francesco Loccisano e Marcello De Carolis e la loro “Danza Ionia” – L’intervista
Dal 26 giugno è uscito per ItalySona “Danza Ionia” il brano per due chitarre battenti del duo Francesco Loccisano – Marcello De Carolis, che anticipa l’uscita dell’album “Venti”, una raccolta di brani di Francesco Loccisano rielaborati per duo di chitarra battente. Il brano “Danza Ionia” venne pubblicato la prima volta nel primo disco di Francesco, ma esce nuovamente ora in una nuova veste. Francesco Loccisano ha pubblicato a oggi tre album: “Battente Italiana” (2010), “Mastrìa” (2013) e “Solstizio” (2017). Abbiamo fatto qualche domanda a questo incredibile duo per andare più a fondo.
Innanzitutto una domanda per i non addetti ai lavori, che tipo di chitarra è una chitarra battente, sia a livello estetico sia a livello sonoro?
La chitarra battente è la chitarra Italiana. A livello estetico ha la forma di un otto più allungato rispetto ad una chitarra classica, ha 10 corde metalliche raggruppate per cori, la buca non è libera ma è adornata da una rosetta che funge anche da equalizzatore audio. A livello sonoro non ha le corde gravi, ma questa particolarità conferisce allo strumento un suono brillante ed allo stesso tempo molto corposo. Nata come strumento colto intorno al 1700, sopravvive fino ai nostri giorni come strumento di accompagnamento al canto, adottato da parte del mondo contadino nel sud Italia. Oggi è uno strumento solista a tutti gli effetti, grazie al contributo e al lavoro di composizione e produzione che negli anni è stato svolto da Loccisano e altri musicisti.
“Danza Ionia” ha cambiato davvero veste, ho ascoltato l’incisione del 2010 del disco “Battente italiana” di Francesco e poi la nuova versione a due chitarre battenti, che radici ha questo brano e come è stato scelto tra i brani da ri-arrangiare per “Venti”?
Francesco Loccisano: “Danza Ionia” nasce tra il 2008/09. Mi trovavo in tournée con Eugenio Bennato ed i Taranta Power e le molteplici piazze e festival del periodo furono di grande ispirazione. Dal Marocco all’Algeria, dalla Francia al Canada. Tra un viaggio e l’altro, impiegavo il mio tempo componendo nuove melodie. Il brano è uno dei primi composto appositamente per chitarra battente sola. La scelta di reinterpretare il brano è nata in modo istintivo e quasi per gioco. Le due chitarre battenti sono un’opportunità per evidenziare la forza ritmica di “Danza Ionia”.
Quanti brani contiene “Venti” e quando è prevista l’uscita? Avete in mente di girare un video?
L’album Venti uscirà ad ottobre e conterrà 10 tracce, tutti brani di Francesco Loccisano rivisitati per due chitarre battenti con Marcello De Carolis. Abbiamo già girato il videoclip di “Danza Ionia” e siamo in fase di montaggio, crediamo che uscirà a breve; non escludiamo la possibilità di girarne un altro per l’uscita del disco.
Quando è nata l’idea di “Venti” e del ri-arrangiamento a due chitarre battenti?
L’idea di “Venti” nasce per gioco e ricerca: innanzitutto “20” sta ad indicare la somma delle corde di due chitarre battenti, l’anno di produzione del disco il 2020, ma il dettaglio più importante; la nostra penisola, al centro del mediterraneo, è crocevia di venti differenti che la rendono unica e fertile da tutti i punti di vista. “Chitarristicamente” l’intento è di concretizzare un percorso che, negli anni, ha visto l’evolversi tecnico e stilistico di uno strumento dapprima sottostimato. Dopo esserci esibiti in vari festival riscuotendo un enorme successo, abbiamo deciso di immortalare la potenza del nostro duo in un disco.
Lo stile dei brani con chitarra battente prevede una velocità e un’agilità davvero notevoli, così come una forte espressività, quanto allenamento giornaliero è necessario ogni giorno?
L’esigenza di un allenamento giornaliero è personale; si possono raggiungere velocità e agilità anche applicandosi poco. L’elemento fondamentale è il “perché”. Di fatto, bisogna essere tarantati nell’animo. In sintesi: più ore si “abbraccia” lo strumento e migliori saranno i risultati, ma, non bisogna dimenticare che “la musica non viene dalla musica” ma dalle esperienze emozionali che la vita ogni giorno ci riserva.
Come vi siete avvicinati alla musica e alla chitarra battente, che di certo non è una scelta comune? Quando vi siete incontrati la prima volta?
Marcello De Carolis: Mi sono avvicinato alla musica da bambino. Ho iniziato a studiare chitarra intorno ai 6 anni. Alla chitarra battente mi sono avvicinato all’età di 22 anni. Suonando nei gruppi di musica popolare mi veniva richiesto frequentemente il sound della chitarra battente. Ma quando per caso, tra i video di YouTube, ho scoperto Francesco Loccisano, ne ho acquistata una e ho contattato lo stesso Francesco per poter studiare con lui.
Francesco Loccisano: Ho iniziato a studiare la chitarra classica all’età di 9 anni. Dopo un percorso accademico, all’età di 20 anni circa, grazie alla frequentazione di musicisti e luoghi del mondo della musica popolare calabrese, ho avuto il mio primo approccio con questo straordinario strumento. Ne rimango folgorato. E da quel giorno, ho deciso di dedicare tutto il mio tempo allo studio e alla divulgazione della chitarra battente.
Quali sono i vostri prossimi progetti?
I progetti futuri sono tanti: c’è l’idea di scrivere un nuovo metodo per dare continuità al precedente lavoro didattico: “La chitarra battente – Metodo base”; comporre nuovi brani e inciderli, ovviamente, non tralasciando mai l’aspetto concertistico, un reale contatto con il pubblico, elemento necessario per ogni musicista.
Marcello De Carolis: Personalmente ho in programma anche la pubblicazione di un disco da solista molto eterogeneo, dove la chitarra battente si confronta con diversi stili. E la registrazione dei nuovi brani che compositori colti come Angelo Gilardino, Kevin Swierkosz Lenart, Franco Cavallone ed Edoardo Dadone stanno componendo per chitarra battente sola.
Francesco Loccisano: Ho già in programma la pubblicazione del mio quinto lavoro discografico che vedrà la partecipazione d’ importanti artisti del nostro panorama nazionale. Dal 2019 sono docente di chitarra battente presso il Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese (Cz), prima classe in Italia dedicata a questo strumento. Oltre alla mia attività compositiva e concertistica, è un piacere e un importante impegno poter impiegare parte del mio tempo all’insegnamento e alla divulgazione di questa “chitarra magica”.
Roberta Usardi
Marcello De Carolis:
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