“Dove sei ora” è il nuovo disco dei The Last Confidence
Il 19 febbraio scorso è uscito “Dove sei ora”, il nuovo album, tutto in italiano, della band bergamasca The Last Confidence formata da Marco Cosentino (chitarra e voce), Diego Facchi (batteria), Hélio Gomes (basso) e Cristiano Ronchi (chitarra).
Sette brani per una durata breve, di circa 20 minuti di ascolto, ma intensa, di rock punk melodico: di solito il rischio per questo genere musicale è la tendenza a ripetersi e stancare l’ascoltatore, in questo caso la breve durata del disco e la piacevole immediatezza dei brani impedisce che ciò avvenga. Anche se la sonorità si accomuna a quasi ogni traccia, il disco scivola via bene e con incisi semplici che invogliano chi ascolta a seguire la voce.
Il brano d’apertura è “Amicizia colorata”, ovvero “un’anima spensierata” come dice nel ritornello: parla di un rapporto stretto e importante con un amico con cui si può condividere tutto, anche le discussioni, perché, nel bene e nel male, la presenza rimane.
“Dove sei ora” è il secondo brano, il ricordo di una ferita sì cicatrizzata, ma pur sempre visibile, da parte di una persona che non c’è più: “In autunno mi ricorderò di te, chissà quante sigarette abbiamo fumato insieme in autunno mi ricorderò di te, non ti preoccupare io sto bene anche senza te”
“Ceali” è un brano che parla di Alice (il cui nome è stato scomposto come nel titolo), una ragazza turbolenta che viene seguita su facebook: “in un giorno migliore forse ci sarà anche il sole, ora guardami Alice: giuro sarai felice”
“Sole autunnale” inizia con “ti va di perderti senza perdersi?” parlando di un giorno di pioggia e di una situazione a due intensa, in cui lei è il sole autunnale del titolo, che torna dopo un temporale; il brano raggiunge l’apice nei versi, cantati a squarciagola “come le foglie gialle noi voliamo col vento”
“Ogni sera” è una canzone che parla di una coppia che, in una relazione non facile, continua a dirsi bugie: “succede ogni sera, con me non sei sincera, io ti tengo sveglia e di dormire non ne hai mai voglia, sei una bugiarda, non lo capirai, sei una bugiarda proprio come me”
“Sberla” parla di una persona noiosa e fastidiosa a cui viene chiesto nel ritornello: “ora dammi una sberla in faccia, giuro questa è l’ultima goccia, sono stanco, ne ho abbastanza, ho bisogno di una vacanza”
“Lacrime & Sangue” chiude il disco, una ballata d’amore in cui lui riconosce le sue mancanze davanti a chi ama, chiedendo, nel ritornello, a piena voce: “alza il volume della radio e non parliamoci per un po’, perdiamo lacrime e sangue”
Nel complesso, un bell’album, che non disdegna affatto più ascolti uno di fila all’altro.
Roberta Usardi