DIO PLUTO con la regia di Jurij Ferrini al Teatro Carcano di Milano
Siamo nell’antica Grecia, o forse no, siamo in un luogo ibrido, che racchiude realtà antica e moderna insieme, in cui ci si chiede se sia meglio vivere onestamente e modestamente oppure imbrogliando il prossimo arricchendosi.
Questo è il quesito che Cremilo ha posto all’oracolo di Delfi e come risposta ha avuto l’indicazione di seguire il primo individuo che avesse visto all’uscita come via da percorrere. Fuori dal tempio “vede” un cieco in misere condizioni e lo segue. Grazie all’aiuto di Carione scopre che dietro le vesti del cieco si cela il dio Pluto, il dio della ricchezza. Ma per quale motivo una divinità tanto importante è cieca? Perché Pluto non può più vedere e distinguere i poveri e i ricchi, gli onesti e i disonesti? Da qui l’idea di Cremilo di portarlo da un guaritore per ridargli il dono della vista così che, tornando a vedere, Pluto possa ribaltare le regole della società e arricchire così i poveri onesti e meritevoli, così come ridurre implacabilmente alla miseria i ricchi disonesti ingannatori. Ma è veramente questa la soluzione? La società ha bisogno di un ribaltamento tale per risollevarsi? Che differenza c’è tra povertà e miseria?
La riflessione e il tema dello spettacolo portano avanti problematiche, perplessità, ingenuità per arrivare al fondo di una nuova consapevolezza attraverso una storia apparentemente lontana, ma in realtà molto vicina. Il testo di Aristofane è qui stato riadattato da Jurij Ferrini, non solo autore ma anche attore e regista, che porta in scena con grinta una satira forte che tocca temi politici ed economici in modo schietto e arguto con un linguaggio spesso provocatorio. Con lui un ottimo cast formato da Francesco Gargiulo, Federico Palumeri, Andrea Peròn, Rebecca Rossetti.
Uno spettacolo di poco più di un’ora che poteva anche durare oltre, in cui si sghignazza, si ride e da cui emerge il desiderio di interrogarsi in modo più approfondito sulla realtà dell’Italia di oggi.
In scena al Teatro Carcano di Milano fino a domenica 25 marzo.
Roberta Usardi