“Cosmos”: l’energia errante della compagnia eVolution Dance Theatre
Quale sensazione prevale un istante prima del vuoto sotto i piedi? I polmoni che prendono la rincorsa, i muscoli tesi in ascolto, gli impulsi in salita e discesa nei corridoi morbidi tra un organo e l’altro? Cosmos, al debutto sul palcoscenico del Teatro Sociale di Trento, inizia a occhi socchiusi: dall’altro lato del sipario, nel buio più immobile, arrivano i bagliori e le vibrazioni di una torre di lancio; d’un tratto di fronte a noi, zeri in questo grande conto alla rovescia, si spalanca un universo, un abisso o entrambe le cose, nulla cui potersi aggrappare.
Uno spazio profondo e misterioso che gradualmente si dilata e si contrae, grazie all’arsenale ottico e immaginifico che contraddistingue le produzioni della compagnia eVolution Dance Theatre, fondata nel 2009 da Anthony Heinl e Nadessja Casavecchia. Non resta che addentrarci nel respiro pulsante di questa galassia.
Equipaggiati di tutto l’occorrente per generare stupore, sette performer (Antonella Abbate, Matteo Crisafulli, Carlotta Stassi, Emiliano Serra, Giulia Pino, Giovanni Santoro, oltre alla già citata co-direttrice artistica e coreografa Nadessja Casavecchia) danno vita a innumerevoli forme in movimento ed altrettanti mondi possibili, come granelli che scintillano in una clessidra.
A momenti di autentica poesia visiva – uno su tutti, il corpo celeste che tesse una trama di stelle e vi scompare dentro, sulle note di What Your Soul Sings dei Massive Attack – si alternano episodi in stile cartoonesco come quello in cui un drappello di loschi figuri tenta di catturare una creatura aliena (rigorosamente verde brillante) con uno sfrenato inseguimento a ritmo di swing.
Nella prima parte dello spettacolo prevale l’oscurità più densa, nella quale performer e oggetti, in tutto o in parte, ora appaiono ora si dileguano. Giunti pressappoco a metà, viene calato un grande pannello bianco e il viaggio dei sette cosmonauti riprende in silhouette, tra saette e luci strobo. La conclusione, che non riserva grandi sorprese, vedrà l’intera scena illuminata così come i volti delle danzatrici e dei danzatori; in fin dei conti, però, lo scopo di suscitare curiosità, se non addirittura meraviglia, è stato certamente raggiunto.
La tournée di Cosmos prosegue domenica 15 dicembre al Teatro Umberto Giordano di Foggia e lunedì 16 nell’ambito della Camerata Musicale Barese presso il Teatro AncheCinema di Bari.
Visto al Teatro Sociale di Trento, sabato 7 dicembre 2024 (prima assoluta).
Pier Paolo Chini