“Contenti tutti, contento io”: cos’è la felicità?
“Secondo il World Happiness Report l’Italia si trova al trentesimo posto, su 156 nazioni analizzate, per quanto riguarda la sensazione generale di felicità percepita dai suoi abitanti.”
“Contenti tutti, contento io. Cosa dicono le neuroscienze, l’economia, i diritti umani e l’estetica sulla ricerca della felicità” (Annulli Editori, pp. 222, euro 16) illustra le tesi e le opinioni di più autori – Francesco Orzi, Alessandro Zocchi, Simone Quercia, Gaia Orzi, Filomena Gallo, Gioia Di Cristofaro Longo, Benedetto Todaro – specializzati in settori differenti, sulla felicità e su cosa significa realmente essere felici.
Quali sono quindi i parametri da considerare per essere felici? Sono diversi ed eterogenei i punti di vista che qui si cerca di mettere in campo, considerando i diversi sentire legati alla felicità – o ai diversi tipi di felicità – che ci permettono di riconoscerla: antropologico, storico, economico, neuroscientifico, artistico e politico-sociale. Sette voci di ricercatori e professionisti che si confrontano in un percorso circolare ed esplorano il concetto di felicità attraverso le emozioni positive legate ai diritti umani; attraverso l’altruismo o la nostra predisposizione empatica verso chi ci è vicino o la bellezza; attraverso gli aspetti più soggettivi o che mirano prettamente al benessere e non solo al profitto; attraverso la conquista della libertà individuale e la promozione per lo sviluppo dei diritti umani.
L’esperienza della felicità è privata e individuale ed è contornata da aspetti biologici e psicologici che studiano in modo attento questa ricerca continua che l’uomo porta avanti da sempre.
“Diversi studi dimostrano che essere più felici migliora le relazioni sociali, riduce le malattie e fa vivere più a lungo. Non da ultimo, sembra che essere sereni aumenti anche le nostre capacità di essere obiettivi nel gestire le verità per noi negative.” (Raghunathan, Trope, 2002)
Marianna Zito