“Abbecedario ribelle per un’educazione emozionale” di Alessandra Sartorio
“Una scuola diversa non basta sognarla, bisogna iniziare a costruirla. E questo spetta a ognuno di noi. Sono convinta che si possa apprendere nella gioia, nel piacere, nel divertimento, sviluppando attenzione e concentrazione. Quando l’adulto cambia postura mettendo il bambino o l’adolescente al centro, gli offre potere decisionale e lo rende consapevole delle sue modalità di apprendimento, del suo talento, della molteplicità delle sue intelligenze e dei suoi linguaggi. Sono convinta che si possa apprendere nella gioia, nel piacere, nel divertimento, sviluppando attenzione e concentrazione. Quando l’adulto cambia postura mettendo il bambino o l’adolescente al centro, gli offre potere decisionale e lo rende consapevole delle sue modalità di apprendimento, del suo talento, della molteplicità delle sue intelligenze e dei suoi linguaggi.”
Così si esprime Alessandra Sartorio riguardo la sua idea di scuola e di apprendimento che ha dettagliato nel libro “Abbecedario ribelle per un’educazione emozionale” recentemente pubblicato da Armando Editore (pp. 271, euro 26).
L’autrice, docente di ruolo dal 1983 e, esperta nel campo della didattica, si dedica da tempo alla ricerca per l’innovazione pedagogica, raccogliendo in questo volume le sue esperienze di insegnante che nel corso degli anni ha sperimentato strategie differenti nella didattica.
Il libro racconta un anno di insegnamento in una prima elementare, anno in cui l’autrice, già maestra da diverso tempo, decide nei limiti concessi, di sperimentare un approccio diverso nella didattica, mettendo al centro il bambino e relegando in secondo piano libri di testo, valutazioni e programmi.
“Mi chiamano ‘maestra’ i bambini e dal lontano 1983 mi hanno insegnato molto, ma quel che è accaduto nel 2004 ha qualcosa di speciale che ha trasformato radicalmente il mio modo di fare scuola. Quell’ anno è stato il più bello e intenso di tutta la mia carriera e conservo ancora l’entusiasmo e la felicità di quell’esperienza che ho deciso di condividere con chi avrà voglia di conoscerla. Quell’ anno ha segnato una cesura, ci sono io prima, poi c’è un’altra me che è nata nel 2004.”
Le pagine del libro raccontano la storia di un anno speciale, in cui maestra e alunni si conoscono e insieme sperimentano un nuovo modo di fare didattica: ascolto, osservazione e linguaggio in tutte le sue forme vengono valorizzati, l’aspetto creativo dell’apprendimento viene ricercato così come una più stretta collaborazione tra scuola e famiglia. Le riflessioni sugli aspetti pedagogici e sui processi evolutivi e di apprendimento accompagnano quindi racconti più personali e divertenti di questa speciale esperienza scolastica.
Come racconta l’autrice stessa nell’introduzione, questo lavoro prende spunto da appunti raccolti nel tempo che erano stati inizialmente organizzati per argomenti e solo successivamente è nata l’idea di suddividere gli argomenti in ordine alfabetico, da cui il titolo, per consentire al lettore di leggere il libro maniera sequenziale o selezionare solo gli argomenti di interesse.
Un bel libro destinato non solo a genitori ed insegnanti ma a tutti coloro che sono interessati ai temi della didattica e della pedagogia oltre a quelli della educazione e della scolarizzazione.
Anna Lisa Coletta