“WOW ALUMINIUM DESIGN” – VALENTINA FONTANA E LE SUE “ALTREFORME”
“Parlami d’amore Mariù”: le parole di una canzone come rappresentazione di valori, passione e tradizione. Comincia tutto da qui. Nel 1956, Pietro Fontana fonda il Fontana Group, il grande marchio noto per le realizzazioni di scocche in alluminio per automobili di lusso, come Rolls Royce, Ferrari e Audi. E dalla visione tecnologica dell’azienda di famiglia, oggi, Valentina Fontana trae la sua visione creativa dando vita ad altreforme, un marchio poliedrico e dalle infinte tonalità di colore e forme che, a partire dal mondo automotive, trae dall’alluminio – duttile, leggero ed ecologico – ogni tipo di decorazione grafica: complementi d’arredo, accessori per la casa, sedie, applique, tavoli, librerie. La partecipazione annuale al Salone del Mobile di Milano di altreforme è firmata da architetti e designer di prestigio, come Elena Cutolo, Marco Piva, Antonio Aricò, Marcantonio, Alessandro Zambelli, Serena Confalonieri e Zanellato/Bortotto. E nell’ultimo anno, proprio qui, abbiamo ammirato l’esposizione della collezione iconica Raw&Rainbow.
Gli scarti di un’azienda diventano vera e propria arte e il volume “WOW ALUMINIUM DESIGN” (Contrasto 2018, pp. 148, euro 39), nel decennale dalla creazione, ne racconta la strada sin dalla nascita nel 2008, i primi progetti, fino ai successi (è altreforme a realizzare la prima collezione casa di Moschino!) e ai premi internazionali come l’Elle Decor Design Award. altreforme diventa un punto di riferimento per architetti e designer, grazie alla creazione sia di pezzi unici sia di prodotti in serie o su misura: il volume – con il progetto grafico della statunitense Giulia Scalese, conosciuta come The Collecteur, con alle spalle importanti esperienze nel fashion lifestyle, la traduzione in inglese di Marilee Hoerner Bisoni, la prefazione della critica di design Cristina Morozzi e altri contributi di chi ha toccato con mano o vive da vicino queste creazioni – è ricco di immagini in bianco e nero e a colori che ne mostrano la viva e originale cratività.
Marianna Zito