“Un battito nel bosco” di Scenny Orioli e Francesco Filippini

Non sempre riusciamo a ricordare tutto del passato, gesti o movimenti. Ma spesso ricordiamo le sensazioni che le persone o quei gesti ci hanno lasciato. Ed è quello che accade al nostro amico orso nell’albo “Un battito nel bosco” (Lavieri, pp. 32, euro 14.90) di Scenny Orioli e Francesco Filippini.
L’orso ha dimenticato come si danno gli abbracci, “di tanto in tanto provava a ricordare: braccia alzate e dita unite a formare un cerchio, ma il risultato era sempre deludente”. Arrivano in suo aiuto il rospo, la volpe, la tortora, il riccio, ognuno con ciò che è nelle sue possibilità, ma senza riuscire a risollevare l’umore dell’orso, sempre più triste, ormai arreso a quella perdita. Ma se i tuoi amici non ti abbandonano torna presto il sereno…
Le parole di Scenny Orioli sono arricchite dai magici disegni del regista e illustratore internazionale di origine napoletana Francesco Filippini. Ogni tavola è caratterizzata da un’armonia di colori a contrasto che la rende surreale, quasi a portarci in una fiaba, nonostante poi esistano vari elementi che ci riconducono invece alla nostra quotidianità. Il tratto morbido e intrecciato, quasi come uno scarabocchio, dona fluidità e morbidezza alle immagini e anche a tutta la storia.
Marianna Zito