SOLO – Arturo Brachetti al Sistina!
“Non è poi così grave sentirsi un po’ bambini” dice Arturo Brachetti quasi giunto alla fine del suo spettacolo. Ed è così che ci si sente ad assistere ai suoi continui travestimenti, giochi di luce e di ombre. Si ritorna bambini per tutta la durata dello show. Il palco diventa un grande libro dei ricordi e la sua mimica facciale ci fa entrare in quel contesto che lui vuole rappresentare, seppure solo per qualche secondo. Ci fa fare un viaggio nella sua casa d’infanzia, con oggetti e memorie e racconta che suo nonno gli disse che con la fantasia e con un semplice cappello poteva essere quel che voleva, ed eccoli lì, i 25 personaggi interpretati con un unico cappello. Sorprendenti i suoi trasformismi alla velocità della luce, e noi lì a bocca aperta con gli occhi spalancati come solo i bambini riescono a fare. La sua ombra – Kevin Michael Moore – lo segue (unica presenza vicino a Brachetti nel suo One Man Show) un po’ svogliata e un po’ ribelle e lo accompagna nel viaggio dei ricordi, delle favole che sentiva da piccolo, della musica che ascoltava da ragazzo.
E così dal 7 al 18 febbraio il Teatro Sistina di Roma diventa una scatola delle meraviglie dove svuotare la mente dagli affanni e dove tutto crolla per lasciare spazio all’incredulità. Il regalo di questo spettacolo è lo stupore, in un’epoca dove niente più sorprende, dove internet dà la risposta a qualsiasi quesito. Dove nessuno prova più a capire o a immaginare – perché c’è subito tutto a portata di mano – Brachetti riesce ancora a stupire e a incuriosire! Grazie ai costumi di Zaira De Vincentiis, alle scenografie di Rinaldo Rinaldi e agli effetti di video di Riccardo Antonino (in collaborazione con gli studenti di Ingegneria del Cinema e dei Mezzi di Comunicazione Politecnico di Torino) e i disegni di luce di Valerio Tiberi riviviamo con lui quei momenti, l’infanzia e la giovinezza, con i personaggi che le hanno caratterizzate, Brachetti diventa così Cappuccetto Rosso e il lupo, Cenerentola, Biancaneve e molti altri, poi Pavarotti, i Beatles (tutti e quattro!), Madonna, Freddie Mercury, Michael Jackson, ma è sempre e “SOLO” lui. Le forti luci come lampi sul palco scandiscono il tempo vissuto e poi i disegni con la sabbia quasi emozionano. Lo show è un insieme di colori, luci abbaglianti, coriandoli come pioggia, e Brachetti ci fa ridere e commuovere in pochi secondi, giusto il tempo di diventare un altro.
A. R.