“Roma… Ce semo”: l’iniziativa di Veronica Meddi per aiutare la sua città
Oggi abbiamo con noi Veronica Meddi, giornalista e scrittrice, curatrice della rivista online Meddi Magazine, che da qualche anno porta avanti una folle idea, il Meddi’s Theatre, seguito dai Fuori Scena. Due progetti speciali perché contribuiscono ampiamente all’arricchimento di un quartiere della periferia romana. Di cosa stiamo parlando?
Marianna, ti ringrazio per questa tua attenzione e ti dico subito che vestire i panni dell’intervistata mi crea qualche imbarazzo; generalmente, sono dall’altra parte, che è per me decisamente più comodo. Comunque, posso dirti in tutta sincerità che questi progetti teatrali sono nati in modo naturale, non li ho cercati, né voluti, né inseguiti. Vedo, sia la compagnia Meddi’s Theatre che quella dei Fuori Scena, come due realtà che pulsavano nel sottostrato di questo quartiere, Casal Bertone. Ho iniziato il viaggio con il Meddi’s Theatre tre anni fa in una stanzetta di circa 4 metri per 2, un palchetto di 1 metro alto 20 cm come palcoscenico. Un’ora a settimana, erano forse 7 o 8 ragazzini di 12 anni. Giocando, giocando è nato lo spettacolo ‘Da Grande’. Erano piccoli clown vestiti come il monello di Charlie Chaplin. Meravigliosi! L’arte attraverso loro mi si è manifestata sotto nuove vesti e da quel momento in poi non gli ho saputo più dire no. Neanche quando hanno scelto il nome della loro compagnia, puoi immaginarti la mia commozione, con il mio cognome sento di averli adottati tutti. Saprai meglio di me che il bello chiama il bello, ed è nata la compagnia degli adulti I Fuori Scena, alcuni sono i papà degli altri attori, altri sono commercianti del quartiere. Insomma, sembra che sia scoppiata un’epidemia teatrale a Casal Bertone e con il teatro ora on-line creiamo insieme il nostro vaccino etico al Covid.
Con il Covid anche voi avete avuto le vostre difficoltà e da questo momento, particolare per tutti e ahimè tragico per alcuni, nasce il progetto “Roma… Ce semo” e nasce proprio alla vigilia di questo Natale che ci apprestiamo a vivere diverso da sempre. Qual è l’obiettivo di questo progetto?
Sono felice che tu me l’abbia chiesto. Il teatro è visto come un gioco, non come mestiere, ora poi che è stato incasellato tra le cose non utili… Ma la sfida che abbiamo deciso di lanciare, e con sole quattro prove (igienizzati, mascherati e distanziati) è stata proprio quella di fare una registrazione di questo spettacolo, “Roma…ce semo”. Quando avevamo pensato di giocare al teatro non c’era il Covid e sempre in quella stanzetta di cui ti parlavo prima per i ragazzi ci siamo riuniti e divertiti. Il mio modo di creare pièce teatrali è di cucire il personaggio sulla persona che ricordo nella vita fa un altro mestiere, dipingendo la società. Ti dico che all’inizio era una commedia divertente e spensierata poi il virus ci ha tolto il sorriso ma non la forza di combattere. I miei attori hanno scelto con generoso e altruistico coraggio di andare in scena con amore. Durante la registrazione la tensione era tanta, l’aria si respirava a fatica e non certo per colpa delle mascherine. L’obiettivo è quello di fare una raccolta fondi per la Caritas di Casal Bertone. Sai che in un anno, in questo anno, i poveri sono più che duplicati? Questo è il link su cui cliccando si doneranno generi alimentari a chi non ne ha e, in cambio, si avrà l’occasione di vedere cosa hanno combinato questi amatori del teatro. Se questa cosa inutile che è teatro può dare un aiuto concreto a chi ne ha bisogno, sai che ti dico? I Fuori Scena stanno già preparando il secondo spettacolo dal titolo “A Modo Mio” e spero che il pubblico internauta si aggiunga sempre più numeroso e generoso. Poi, tanto, ci vedremo dal vivo in teatro!
Un letto bianco è la scenografia di questo spettacolo. Un letto bianco in questo momento vuol dire sofferenza. Ma sono sicura non fosse questo il significato originario. Quale è?
Originariamente su quel letto qualcuno dove saltare come fanno i bambini, era un luogo di gioia e spensieratezza, poi i fatti storici hanno annullato il senso. So perfettamente che quando si vede un letto i pensieri sono altri, come l’amore, il riposo, i sogni, gli incubi, la vicinanza o la distanza di due corpi. Ecco che con il Covid l’elemento scenico ha assunto un’altra funzione nel rispetto di chi su quei letti bianchi c’è morto in solitudine. Seguendo gli insegnamenti di Peter Brook che lasciando cadere una corda fa sprofondare Don Giovanni negli inferi, ho diviso il materasso dalla rete del letto che si è fatta carcere, e dietro quelle sbarre c’è un uomo che sulla felpa ha la scritta Italia. Non è forse così che ci sentiamo un po’ tutti? Innocenti in carcere.
Come hanno affrontato i tuoi ragazzi più piccoli questo momento in cui tutto intorno a loro è cambiato? Ti faccio questa domanda perché sono quasi certa che a te la forza per continuare sia arrivata proprio da loro…
Sì, sicuramente sono stati loro a darmi la forza di continuare a giocare. Abbiamo un appuntamento fisso su zoom ogni settimana. A volte facciamo un ripasso di “Love” lo spettacolo che stavano preparando prima del Covid cimentandosi nei personaggi shakespeariani, a volte lavorando su un nuovo spettacolo “2021 – La Libertà”, e spero di poter mantenere il prima possibile la promessa di tornare tutti insieme sul palcoscenico. Ah, quei 7 ragazzini, nel frattempo, sono diventati 23, come non può darmi forza questo?
Che progetti ha Veronica Meddi che bollono in pentola?
Eh, questa è la domanda più difficile. Facciamo così, ti risponderò quando il Covid sarà sparito, per-ché dovrà sparire prima o poi. La pentola bolle nonostante tutto, e questo credo che sia il messaggio più importante. Il mio augurio è quello di trovare il giusto vento per far ardere sempre il fuoco che è in ognuno di noi. Grazie, Marianna!
Grazie a Veronica Meddi per questa iniziativa e per tutto questo grande lavoro che, in questo momento, diventa un qualcosa di veramente prezioso, per tutti. Vi ricordiamo il link dove potete vedere lo spettacolo e fare la vostra donazione per chi ha più bisogno, per sentirci più uniti e per continuare anche quest’anno, insieme, la magia del Natale:
Marianna Zito