“Pinocchio Reloaded” al Teatro degli Arcimboldi di Milano
Il Teatro Arcimboldi di Milano presenta il musical “Pinocchio Reloaded, favola di un burattino senza fili”; la produzione è di Show Bees, la regia di Maurizio Colombi, le musiche di Edoardo Bennato.
Chi si aspetta una favola per bambini si accorge ben presto che non è così: “Pinocchio Reloaded” è una sorta di sequel della favola di Collodi. La scena si apre con Mastro Geppetto circondato dai personaggi originali, ma il falegname è lì solo per riassumerci la storia che tutti più o meno conosciamo, ovvero quella dell’artigiano capace di trasformare un ciocco di legno in un burattino di nome Pinocchio, che diventa poi un bambino vero. A questo punto cala già il sipario, fine della storia. Il musical ovviamente non finisce qui, si riapre il sipario e inizia una nuova storia: Pinocchio è ora un ragazzo apparentemente come tutti gli altri, l’ambiente in cui si muove è il mondo di oggi e il cambio di epoca è evidenziato dai costumi moderni. Tuttavia, il giovanotto Pinocchio (Jordan Carletti) ha mantenuto una caratteristica legata alle sue origini: non ha dei fili a vincolare i movimenti delle sue braccia e delle sue gambe. Viene da chiedersi perché proprio lui, ex-burattino, non abbia i fili. Innanzitutto, attenzione a non confondere un burattino con una marionetta: è quest’ultima ad avere i fili in teatro. Ma non è solo questo: nel mondo in cui si muove oggi Pinocchio, tutti quanti hanno i fili, tranne lui. Pinocchio allora si interroga su questa caratteristica che lo differenzia dagli altri esseri umani ai quali ha sempre voluto assomigliare, fin dai tempi in cui Geppetto lo ha fatto nascere dal ceppo. Nella ricerca di una risposta a questo enigma, Pinocchio incontra una versione moderna di tutti i personaggi classici: Lucignolo (un’ottima Silvia Scartozzoni) è ora una bellissima ragazza, Mangiafuoco (Gianfranco Phino) è una drag queen, il gatto e la volpe (Giada D’Auria e Jessica Francesca Lorusso) sono due influencer, il grillo parlante (Giosuè Tortorelli) è una sorta di reduce di guerra.
La trama di “Pinocchio Reloaded” è sicuramente innovativa, ma a tratti un po’ macchinosa: questo rende difficile capire il messaggio nascosto dietro alla ricerca del significato dei fili che, solo inizialmente, sembra essere la chiave di lettura di questa rivisitazione. Le coreografie fanno volare i personaggi sulle note dell’album “Burattino senza fili” di Edoardo Bennato arricchito di sfumature Rock, House e Rap.
Per chi volesse immergersi in questa favola moderna, “Pinocchio Reloaded, favola di un burattino senza fili” è in scena al Teatro Arcimboldi fino al 15 Dicembre.
Giulia Acconcia