“Non è fondamentale avere qualcuno al nostro fianco che ci salvi” – Intervista alla giovane cantautrice torinese ioemeg
“La fine del mondo” (Apollo Records / Ada Music Italy), è il titolo del singolo d’esordio di ioemeg, pseudonimo di Martina, cantautrice torinese classe 2004, Diplomata in cinema a Torino, vincitrice della medaglia d’oro in un campionato di arti performative nel 2023, ioemeg è indubbiamente un’artista poliedrica e piena di talento. L’abbiamo intervistata per conoscerla meglio.
Ciao e benvenuta su Modulazioni Temporali! Come nasce il tuo progetto e come mai la scelta di questo nome d’arte?
Ciao, grazie! Il progetto nasce dalla voglia di creare qualcosa di nuovo che attualmente non c’è, sperimentando e utilizzando suoni ricercarti uniti a uno stile di scrittura fresco. Il mio nome d’arte nasce da un dualismo presente nella mia personalità; quindi l’unione della mia persona durante la vita di tutti i giorni e quella che sono, invece, quando salgo sul palco. L’io è la parte più chiusa, introversa e razionale, mentre meg è l’estensione della mia personalità, nonché la parte più estroversa, giocosa e sicuramente più forte di me. Inoltre meg è un omaggio a una cara amica che purtroppo non c’è più.
“La fine del mondo” è il tuo primo singolo. Raccontaci di più sulla sua nascita e quale messaggio vorresti trasmettere ai tuoi ascoltatori.
“La fine del mondo” nasce da un’idea della mia co-autrice Veronica Rauccio. Un giorno mentre parlavamo di musica e di idee mi ha accennato al fatto che avesse in mente un pezzo perfetto per me. Quindi ci siamo trovate in studio, come facciamo di solito, e abbiamo sviluppato il brano unendo le nostre visioni con il supporto del mio produttore Luca D’Aversa. Possiamo dire che è stato un colpo di fulmine. Mi piacerebbe che gli ascoltatori si rivedessero dentro il testo e che quest’ultimo li potesse aiutare a superare gli ostacoli o i traumi che stanno vivendo. Vorrei che arrivasse chiaro il messaggio che non è fondamentale avere qualcuno al nostro fianco che ci “salvi”, e che a volte, può anche rallentarci nell’arrivare ad ottenere la tranquillità che desideriamo, ovvero la nostra personale “fine del mondo”.
Si avvicina la stagione dei festival musicali. Se potessi scegliere in quale ti piacerebbe esibirti?
Sicuramente alcuni degli eventi estivi a cui mi piacerebbe partecipare sono il Lucca Summer Festival, Collisioni, Flowers Festival e il Sonic Park Stupinigi. Ovviamente sarebbe meraviglioso, un giorno, poter partecipare ai festival internazionali come il Coachella.
Tu nasci come bassista e chitarrista che uniti alla tua passione per la scrittura hanno posto le basi per questo progetto cantautorale. Cosa dovremmo aspettarci? Hai in mente di lavorare a un disco?
Indubbiamente la mia intenzione è quella di continuare a lavorare duramente e a sviluppare al meglio le mie idee per portare sulla scena qualcosa di completamente nuovo e ricercato. La mia intenzione è quella di dare un nuovo volto al cantautorato italiano, rispettando la storia e le radici di quest’ultimo, ma con molta innovazione. Un disco? Sicuramente arriverà. Tempo al tempo.
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