Nasce Musiclife.live, il portale dedicato alla musica e non solo – L’intervista a Giordano Tittarelli
Da un’idea di Astralmusic, società di management, consulenza fiscale e artistica, produzione discografica e accademia musicale attiva dal 1998, ha preso vita il portale musiclife.live, dedicato alla musica e all’arte, in collaborazione con l’Accademia online Global Arts e la National Music School. Musiclife.live permette di partecipare a concerti in streaming, imparare uno strumento musicale, partecipare a seminari e Masterclass, acquistare beat per fare musica, essere aggiornato su festival e casting e anche di seguire in percorso di formazione professionale. Per saperne di più e approfondire l’argomento abbiamo raggiunto telefonicamente uno dei soci fondatori del progetto, Giordano Tittarelli.
Musiclife.live è un portale che è stato creato durante il lockdown; era già un’idea in fase di sviluppo o il lockdown ha dato luogo alla creazione del progetto?
Da diverso tempo c’era già l’idea di canalizzare tutto il mondo dello spettacolo in un unico portale includendo sia la formazione professionale, sia le certificazioni, sia tutta la parte burocratica con le definizioni della struttura fiscale degli artisti. Nelle scuole di musica e nei conservatori c’è stato un decremento delle richieste, gli allievi preferiscono stare online, passano molto più tempo con tablet e smartphone. Durante il lockdown, ricevendo feedback dai nostri assistiti di Astralmusic, abbiamo messo insieme tutto ed è scattata questa idea. Era arrivato il momento di lavorare su questo progetto.
Musiclife.live è già attivo?
Tutte le offerte sono già disponibili, navigando attraverso le accademie ci sono tutte le sezioni attive, non abbiamo ancora messo i costi perché c’è la possibilità di mettersi in contatto direttamente con la segreteria e farsi cucire un corso su misura. I costi verranno inseriti quando proporremo le giornate di formazione attraverso le Masterclass.
Musiclife.live opera in collaborazione con Global Arts, la National Music School e altri artisti freelance e coinvolge anche l’arte teatrale e cinematografica, le masterclass quindi saranno sia in inglese sia in italiano?
Sì, e ci sono anche Masterclass in francese e in tedesco. Questo dà i presupposti per un lavoro futuro, con la possibilità di raggiungere personaggi difficili da avvicinare sia dal punto di vista tecnico, sia perché si trovano all’estero, e questo presuppone un investimento non indifferente, sia perché molti personaggi sono inarrivabili, non sono neanche presenti sui social.
Sul portale c’e un carrello, come nei siti e-commerce, come mai?
In effetti musiclife.live è un sito e-commerce, l’abbiamo strutturato così, l’abbiamo preparato per quando inizieremo a inserire pacchetti predefiniti, così a quel punto si acquisteranno mettendoli nel carrello. Data la mole e la taratura degli artisti non è stato possibile farlo da subito perché si tratta di personaggi di un certo rilievo che non vogliono avere un prezzo come se fossero “in un supermercato”, per questo è presente il pulsante di contatto, per presentarsi alla segreteria e avere un colloquio diretto e non solo telematico, telefonandosi e accordandosi sul percorso formativo o sui contatti di lavoro.
C’è anche la possibilità di diventare professionista del settore, ci sarà un percorso di studi con esami e della pratica in presenza?
Sì, i corsi di pratica saranno nelle accademie affiliate, ad esempio delle Masterclass a Roma con chi ha seguito i corsi, e esibizioni live reali quando sarà possibile farlo.
Avete già ricevuto richieste dal portale?
Abbiamo già ricevuto richieste di lezioni, addirittura qualcosa è già partito, sia per la Global Arts Music Academy sia per la National Music School. Abbiamo avuto tantissime visite dagli USA, in Italia ci sono stati quasi duecentomila contatti, ma anche dalla Romania, Francia e Inghilterra. Stiamo raccogliendo le adesioni per fare il processo di conversione individuando gli interessi per poi ricalibrare il portale. Molte richieste riguardano le opportunità lavorative.
È un portale work in progress quindi?
Sì, è un portale molto dinamico, stiamo facendo partire dei servizi e stiamo anche raccogliendo dei beat per la sezione beat making dove verranno messi in vendita delle basi musicali realizzate dagli artisti. In merito ai concerti, ne è stato già fatto uno online sabato 31 ottobre, di Vincenzo Incenzo, il compositore di Renato Zero, e adesso ne abbiamo altri da organizzare. Musiclife.live è un contenitore che, per le potenzialità che ha, è ancora parzialmente vuoto. Stiamo facendo partire anche il social network interno, il cui inizio è previsto dopo il 10 novembre, manderemo le newsletter a tutti i nostri contatti e cominceremo le discussioni e le interazioni tra gli interessati.
Ho visto che è presente anche una sezione casting, riguarda principalmente i musical?
Metteremo eventualmente anche casting per film e fiction. Stiamo caricando tutti i casting che vengono proposti dagli iscritti al portale, ora ce n’è uno di Michael Bradley, ma ne arriveranno altri riguardanti i musical che stiamo seguendo, le produzioni di Vivo Concerti, come “Romeo e Giulietta” e “Notre Dame de Paris”; siamo in contatto con i manager degli artisti, che ci stanno fornendo le prossime audizioni per quando riprenderà il live, da marzo 2021 in poi, ma cominceremo a metterli entro la fine dell’anno.
Per quanto riguarda gli eventi, cosa verrà indicato nella sezione apposita, i concerti a cui assistere o anche altre iniziative?
Nella sezione eventi verranno inseriti i concerti, come quello di Vincenzo Incenzo, ma anche mostre fotografiche e spettacoli teatrali.
Musiclife.live è un’alternativa alle lezioni in presenza o un’implementazione ad esse per avere una formazione completa?
È soprattutto un’implementazione, gli studenti possono continuare le loro lezioni quotidiane o settimanali con i loro insegnanti, ma ogni qual volta volessero perfezionarsi hanno a disposizione docenti professionisti sul campo, come Simon Lee, che é direttore della London Symphony Orchestra che ora sta registrando il “Il Piccolo Principe” a Londra. Si lavora con le persone che stanno nei team grandi.
Le lezioni di strumenti sono uno a uno o seguite da più persone?
Proponiamo entrambe le cose.
Per quanto riguarda le lezioni di canto o di strumento, pensi possa funzionare, anche se non si è fisicamente presenti o potrebbe essre un ostacolo? Mi riferisco al modo di respirare per il canto o la postura corretta per suonare uno strumento.
Sì, è un ostacolo, ma tutti gli insegnanti che proponiamo non sono adatti per lezioni di primo livello, serve una preparazione di fondo, e per questo abbiamo deciso di far prendere contatto con la segreteria, non vogliamo che arrivi qualcuno che non ha mai preso uno strumento in mano, a quel punto non sarebbe possibile sostituire la lezione dal vivo. Siamo musicisti e sappiamo che il limite delle lezioni online è reale. La lezione online serve per chi già sa cantare o suonare uno strumento ad alto livello e che vuole mettersi in contatto con dei professionisti per apprendere i segreti che stanno dietro certe tecniche. Ad esempio, chi sa cantare bene può comunque seguire un corso di canto perché dall’altra parte trova qualcuno in grado di dare delle indicazioni, svelare trucchi o segreti che non riguardano la prima impostazione fisica: su questo abbiamo già avuto dei risconti con la Fabbrica del Cantante Attore di Roberta Faccani, con lei stiamo già facendo delle lezioni e stanno funzionando bene. Poi anche noi abbiamo l’Accademia di canto nella nostra sede e anche durante il lockdown le cantanti hanno continuato benissimo ad andare a scuola. Le difficoltà maggiori le abbiamo trovate con le percussioni.
Sono in via di sviluppo ulteriori contatti per allargare ulteriormente la scelta dei docenti, in particolare per gli artisti freelance?
Sì, adesso abbiamo preso contatti con Mario Guarini, il bassista di Claudio Baglioni, che dopo aver visto il portale ha chiesto di entrare, e poi anche altri che stiamo valutando, facciamo una selezione abbastanza rigorosa, prendiamo docenti e professionisti di un certo livello, che hanno fatto molti tour con artisti importanti e che abbiano collaborato a spettacoli di serie A. La nostra scelta è molto selettiva e scrupolosa.
La data di nascita ufficiale di Musiclife.live è a marzo 2020?
A marzo è venuta l’idea, poi abbiamo cominciato a lavorarci in aprile, ma abbiamo aperto il portale il 15 settembre 2020.
Qual è il sogno che vorresti per questo progetto da qui al futuro, oltre all’ottimo riscontro che già c’è oggi?
Il mio sogno è che il portale sia un reale punto di riferimento, a trecentosessanta gradi, performante al 100% in tutto quello che si propone di fare, che sia davvero il portale di riferimento per chi ama ascoltare la musica, per chi vuole entrare nel mondo della musica. In futuro sono previste anche delle playlist di Spotify e Deezer proponendo musica di un certo livello, per abituare anche all’ascolto. Ci sono davvero tante idee, anche quella di promuovere gli artisti del portale per chi seguirà la formazione completa o pubblicherà delle proprie produzioni, abbiamo anche un’etichetta discografica e siamo collegati a tantissime etichette e anche alle Major.
Roberta Usardi
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