“Leggere Proust” di Roberta Capotorti
“Che cosa significa leggere Proust oggi?”.
Roberta Capotorti ci porta a un’analisi complessiva, offrendoci una mappa per orientarci all’interno dell’intera opera, mostrando diverse vie “per orientarsi nella foresta della scrittura di Proust” – dagli scritti giovanili a quelli saggistici, fino alla Recherche – in cui si susseguono numerose altre vie e innumerevoli interpretazioni.
Il volume, edito da Carocci, “Leggere Proust” (Collana Bussole, ultima ristampa 2023, pp. 112, euro 13) si organizza intorno a tre paradigmi interpretativi: la lettura malinconica, la lettura indiziaria e la lettura metaletteraria, attraverso cui seguiamo lo sviluppo dell’intera narrazione.
Fin dai primi lavori di Proust si pone il problema del rapporto tra arte e vita, una tensione che trova la propria soluzione “nella messa in forma di un’esistenza”, che – a sua volta – trova riscatto esclusivamente nell’arte. Secondo Proust, la bellezza di un libro si realizza solo nella sua posterità, in tutte quelle interpretazioni che ne vanno quindi a costituire quell’eternità che si rinnova e si trasforma continuamente grazie e attraverso i lettori della Recherche.
Marianna Zito