“L’AMORE DI GRETA PER I PAPPAGALLI” DI DENISE CIAMPI
Nel libro “L’amore di Greta per i pappagalli” di Denise Ciampi (Stampa Alternativa 2018, pp. 88, euro 12) ci sono diverse storie che si intrecciano ma che ruotano tutte attorno alla protagonista, Greta. L’ infanzia di Greta è fortemente segnata da una tragedia familiare. I genitori erano entrambi militanti nei movimenti degli anni ’70, femminismo e lotta armata. Dopo la loro morte va a vivere nella casa della nonna paterna, a cui è stata affidata. Ormai è completamente sola, con pochissime occasioni di contatto con l’esterno e la sua unica compagnia sono i pappagalli, avuti in dono dal padre. Greta è spaesata, si legge nei suoi occhi di bambina, divisa tra una nonna chiusa, austera e profondamente religiosa e genitori progressisti e libertari. Lei ha comunque bisogno del punto fermo e di riferimento della nonna, finendo così per accettarne gli insegnamenti. Ma in lei rimangono la necessità e il desiderio di conoscere e di aprirsi al mondo, deve solo aspettare il momento giusto.
La perdita dei genitori causa alla bambina dolore e senso di colpa. Greta ha una forte immaginazione ma è generata da un mondo chiuso, proprio come la gabbia dei suoi uccelli colorati, tanto che, nelle giornate trascorse tra le mura della casa, attraverso delle allucinazioni, si immedesimava con l’estasi delle sante martiri le cui storie erano prese a esempio di vita dalla nonna, tentando di sfuggire alla realtà. Era la stessa immaginazione che fin da piccola era stata, invece, stimolata e nutrita dalle storie fantastiche e libertarie che la madre le leggeva. La relazione affettiva che si stabilisce tra Greta e Alice è una relazione di sostegno: Alice è un altro personaggio molto significativo: le due giovani donne sono in un rapporto di reciprocità. Ognuna sostiene la vita dell’altra portando qualcosa di nuovo e di sconosciuto.
Come dice in una intervista la stessa autrice “Greta nel suo percorso nega la materia cercando di assoggettarla: rifiutando il suo corpo, come le sante anoressiche, esprime anche il rifiuto di crescere e di adeguarsi al sistema. Elaborando il suo trauma si riconnette alla vita e al mondo. Si assume la responsabilità di se stessa e del mondo nel quale vive”. Greta pian piano riesce a elaborare il trauma vissuto da bambina e gradualmente si apre a un nuovo modo di essere e di vivere, si apre alle relazioni sociali grazie a incontri che si intrecciano con la storia della sua famiglia. Deve solo riuscire ad aprire la propria gabbia e spiccare il volo.
Maria Bonfiglio