La “Trattoria Menotti” è aperta fino al 16 giugno al Teatro Menotti a Milano
“Stasera è l’ultimo spettacolo. Domani… anche!”
Il teatro è un luogo magico, duttile, si può trasformare a seconda dello spettacolo, della compagnia, del testo e non da meno può assumere l’atmosfera, i profumi e la familiarità di una trattoria degli anni ‘60, con tanto di tavoli e menù tipico lombardo.
È quello che è successo al Teatro Menotti per l’ultimo appuntamento della stagione con lo spettacolo “Trattoria Menotti”: la platea è sgombra e al suo posto ci sono tavoli rotondi pronti per accogliere spettatori/commensali. Non mancano anche i posti per chi vuole gustarsi solo lo spettacolo. Un’idea originale e conviviale quella di Emilio Russo, che ha ideato e diretto questo spettacolo, portando in scena un teatro in cui non c’è distanza tra attori e pubblico, ma un insieme di musica, vecchie canzoni in dialetto o della tradizione milanese, storie e aneddoti che rallegrano lo spirito. Ad animare la cena quindi ci pensano Marco Balbi, Enrico Ballardini, Paolo Bessegato, Gianna Coletti, Claudia Donadoni, Helena Hellwig e i Musica da Ripostiglio: Luca Giacomelli, Emanuele Pellegrini, Luca Pirozzi, Raffaele Toninelli, che formano una squadra coesa e divertente. Il pubblico, potendo scegliere da un menù al 100% lombardo, inizia a gustarsi affettati e formaggi tipici, nonché l’immancabile risotto al salto allo zafferano e piano piano i personaggi di questa trattoria emergono, ognuno con qualcosa da raccontare, come per esempio Bijoux (Claudia Donadoni) che vaga per i tavoli con un cesto di fiori finti, oppure il vecchio Dante (Marco Balbi), lo scrittore Luciano Mambretti (Paolo Bessegato), la sensuale Norma (Gianna Coletti).
La musica dal vivo spetta al gruppo Musica da Ripostiglio, una formazione con batteria, chitarra, contrabbasso, banjo (in alternanza a una seconda chitarra) che accompagna il Sinatra del gruppo, Enrico Ballardini e la voce melodiosa della cantante Manon (Helena Hellwig) che si cimenta in canzoni memorabili come “Porta Romana bella”. Un paio d’ore scorrevoli e leggere per entrare in un mondo a parte, indietro nel tempo; in scena fino a domenica 16 giugno 2019.
Un tema che non poteva mancare nello spettacolo – e che riguarda da vicino chiunque ami l’arte e il teatro – è quello del rischio di chiusura del Teatro Menotti, per lasciare spazio alla costruzione di un parcheggio. Per questo forse ogni replica potrebbe essere l’ultima, a meno che non si raggiunga entro breve tempo la somma necessaria ad acquistare lo spazio, che permetterebbe quindi di salvare quello che per tanti anni è stato un punto di ritrovo e di scoperta per tantissimi appassionati e curiosi. Per salvare il teatro dalla chiusura definitiva è stato creato un crowdfunding per poter raccogliere i fondi necessari per continuare l’attività artistica. Un teatro che chiude è un evento terribile e serve tutto il sostegno possibile per impedirlo da parte di chi il teatro lo ama e lo ritiene un bene fondamentale per la cultura e la vita. È possibile fare donazioni sia sul sito eppela.com sia con Art Bonus.
Salviamo il Teatro Menotti!
Roberta Usardi