Intervista EF Marin, autore dei romanzi noir “Stelle” e “La barista del Gasoline”
Lo scorso 1 febbraio è stato pubblicato “Stelle”, il nuovo romanzo noir di EF Marin, già autore di “La barista del Gasoline”, uscito a settembre 2023. Entrambi i romanzi hanno in comune lo stile avvincente, personaggi con cui si entra subito in empatia e una trama che conquista (qui la nostra recensione). Dati questi elementi, è nata spontaneamente la voglia di saperne di più, e per questo abbiamo fatto qualche domanda all’autore.
Mentre leggevo “La barista del Gasoline” mi chiedevo dove fosse ambientata la storia… solo molto più avanti nella lettura è emerso che si tratta di Trieste. Come mai hai scelto questa città?
Avevo bisogno di una città che avesse un porto, con un centro storico vivace e con un’Università importante. Oltre a questi elementi necessari per costruire le storie che avevo in mente, Trieste ha molto altro: permette di fare descrizioni suggestive, perché è un luogo dove tutto cambia a seconda del clima e dell’ora del giorno. Ha una luce unica, ci sono tramonti meravigliosi. Poi è una città molto letteraria, camminando per le sue strade può capitare di imbattersi in James Joyce, Italo Svevo, Umberto Saba. È una città di confine e un crocevia di culture, questo offre molte opportunità per arricchire delle trame gialle.
I personaggi di entrambi i romanzi sono prettamente femminili, come mai hai voluto incentrare le vicende su un gruppo di donne?
Inizialmente il protagonista che avevo pensato era un uomo, ma per qualche ragione le cose non decollavano. Allora ho preso spunto da High Five, un romanzo della scrittrice americana Janet Evanovich, che ho acquistato per caso anni fa nella libreria di un aeroporto, in cui la protagonista, Stephanie Plum, narra in prima persona. Mi sono discostato molto da quel modello, ma la fiamma era accesa. In passato ho scritto altre cose con protagoniste femminili e quando mi sono messo a scrivere “La barista del Gasoline” avevo già un po’ di pratica. Una volta definita la protagonista, è stato abbastanza naturale metterle attorno altre donne, tutti personaggi fortemente caratterizzati. Il dubbio che avevo e in parte ho ancora è se agli occhi del lettore il fatto che l’autore sia un uomo renda questi personaggi meno credibili. Per il momento sembra di no.
Sei mai capitato in un locale come il Gasoline?
L’idea del Gasoline viene da un locale che esisteva davvero anche se non si chiamava così e non si trovava a Trieste. L’ho frequentato assieme ad con un gruppo di amici diversi anni fa. Eravamo come quei giovani clienti che Mara (la protagonista del romanzo) mal sopporta e strapazza appena può. Una sera una delle ragazze del gruppo disse una frase del tipo “Noi ormai siamo le ragazze del…”. Se la rivedo devo ricordarmi di ringraziarla. L’idea del locale viene da lì, ma i personaggi che ci ho messo dentro sono tutti completamente inventati.
“Stelle”, uscito da poco, rappresenta alla perfezione il tema attorno al quale ruotano le vicende. Sei un appassionato di astronomia?
Il cielo stellato ha un grande fascino, gli esseri umani lo osservano da sempre. È un grande calendario che dava il ritmo delle semine e dei raccolti e ha guidato i marinai di ogni tempo. Amo osservare il cielo stellato, ma purtroppo non ne so molto, mi piacerebbe imparare di più.
Potresti raccontarci quando è nato il tuo amore per la scrittura e come hai trovato l’ispirazione per i tuoi romanzi?
Ho sempre amato leggere. L’amore per la scrittura è venuto di conseguenza. Scrivo da molto tempo e ho diversi lavori che ho scritto ma che non ho ritenuto pronti per essere pubblicati. Poi mi è capitato di ascoltare alcuni podcast che parlavano di autopubblicazione, ho approfondito l’argomento e mi sono deciso a tornare a scrivere con lo scopo di pubblicare in modo indipendente.
“La barista del Gasoline” e “Stelle” mi sono piaciuti davvero molto, ci sarà un seguito?
Sto scrivendo il terzo romanzo. La serie delle ragazze del Gasoline sarà almeno una trilogia, poi vedrò se proseguire o se invece passare ad altro. Ma di certo continuerò a scrivere.
Qual è il tuo personaggio preferito?
Questa è una domanda difficile. Sono affezionato a tutte le ragazze della serie. Mara è quella che ha la personalità più complessa e spigolosa, quasi irritante in alcuni momenti ma anche molto umana.
Tania ha avuto molto successo tra i lettori, in modo per me anche un po’ inaspettato. In “Stelle” si svela molto più su di lei e si riesce a capirla meglio. Nel terzo romanzo invece conosceremo meglio Chiara, anche lei ha una personalità molto complessa e sfaccettata. Infine Serena è quel porto sicuro di cui Mara aveva tremendamente bisogno, come faccio a non volerle bene?
Hai scelto il noir come genere nel quale dirigere la tua scrittura, quali autori ti hanno ispirato verso questa scelta?
Da lettore ho letto moltissimi romanzi gialli e noir. Ho preso idee e ispirazione da molti autori. Ne ricordo due in particolare: Georges Simenon di cui apprezzo moltissimo le descrizioni e la capacità che ha di immergere il lettore nelle atmosfere uniche dei luoghi dove ambienta i suoi romanzi: Parigi e il nord della Francia. L’altro è Frédéric Dard, autore decisamente meno noto che conobbi quando ero adolescente e frequentavo la biblioteca del mio paese (in provincia di La Spezia). C’erano i suoi libri, probabilmente donati da qualcuno e cominciai a leggerli uno dopo l’altro. Traboccavano di umorismo, ma c’erano anche tanta azione, violenza, sesso, una visione del mondo sessista e anche un po’ razzista. Roba molto pulp. Quando la bibliotecaria si rese conto di cosa c’era in quei volumi me li vietò, ma nel frattempo ne avevo già letti parecchi. In quei romanzi, come spesso nel genere hard boiled americano, a cui si rifacevano, le donne erano ridotte a stereotipi, trattate come oggetti d’arredamento e prede a disposizione del protagonista maschio. Ne “La barista del Gasoline” ci sono gli elementi che richiamano i classici del genere però quei personaggi femminili che sarebbero stati un tempo stereotipi di contorno, occupano il centro della scena con le loro storie e le loro forti personalità.
Un enorme grazie a EF Marin per la disponibilità, noi attendiamo il nuovo romanzo e intanto consigliamo vivamente la lettura delle due opere già pubblicate.
Roberta Usardi