Intervista a Beatrice Pezzini: il messaggio di speranza nel nuovo singolo “Il miracolo del sole” in duetto con Giancarlo

Dal 25 maggio è disponibile in radio e in digitale “Il miracolo del sole”, il nuovo singolo di Beatrice Pezzini feat. Giancarlo. La canzone, scritta da Giuseppe Caravello (cantautore siciliano che vanta collaborazioni con artisti del calibro di David Bowie) e da Rosario Randazzo con la collaborazione del Maestro Giancarlo Prandelli, è un inno alla speranza, che vuole esortare ad osservare gli avvenimenti negativi da una prospettiva diversa. Beatrice Pezzini, veronese, classe ’97, è una giovane cantante e cantautrice che ha esordito nel 2012 a “Ti lascio una canzone” per poi proseguire con “Ti lascio una canzone Big” e, nel 2018, tra i concorrenti di “The Voice of Italy” nella squadra di J-Ax classificandosi al secondo posto. Abbiamo contattato telefonicamente Beatrice per conoscere meglio il suo percorso artistico: ne è emersa una personalità piena di entusiasmo e passione per il canto.
Quando ti è stato proposto il brano e come è nata la collaborazione con Giancarlo?
“Il miracolo del sole” è stato un progetto impegnativo per le tempistiche e per il periodo soggetto a restrizioni. Questo brano mi è stato proposto quasi un anno fa, è una sorta di preghiera, un desiderio di resurrezione, scritto da Giuseppe Caravello, un autore bravissimo, con Rosario Randazzo. Giancarlo, che è il mio produttore, me lo ha fatto ascoltare, poi abbiamo sistemato la musica per renderla adatta alle nostre voci.
Tu sei sulle scene musicali da tanto tempi, stai lavorando a un disco di inediti?
Sì, ci sto lavorando. Dovrebbe uscire anche un altro singolo, già programmato per l’anno scorso, ma bloccato dalla situazione. È pronto anche il video, manca solo il momento giusto per pubblicarlo. Dato che il mio precedente singolo “Quello che vuoi” era uscito in un periodo di piena pandemia, ora vorrei aspettare.
Come ti trovi a lavorare con un produttore che è anche un musicista e un cantante?
Penso sia una cosa bellissima, si creano spunti nuovi. Quando si crea un brano non si è mai da soli, all’interno di una canzone c’e sempre un team competente che aiuta a ottenere un ottimo risultato. Questa canzone ha dato l’opportunità di far sentire la voce di Giancarlo, molto bella.
Scrivi canzoni?
Sì, le mie canzoni le scrivo io, questo brano mi e stato proposto, ho dato una mano nell’arrangiamento e nelle idee, ma è l’unico che non ho scritto io.
Quando hai iniziato il tuo percorso in musica, ancora prima di “Ti lascio una canzone”?
Da quando ero piccola la mia famiglia mi ha aiutato in tutto e per tutto e non ha mai smesso di credere in me, soprattutto mi ha fatto sempre credere in me stessa e nei miei sogni. C’è stato tanto studio, tanti ostacoli, perché questo è un mondo di squali, ma fin da piccola ho avuto tanta passione tanta voglia di fare musica. A tre anni e mezzo mi sono esibita sul palco di Valeggio, il mio paese, con una canzone dello Zecchino d’Oro e da lì in poi i miei genitori mi hanno fatto studiare canto e hanno visto quanto fosse grande la mia passione. Un grazie grande va a loro prima di tutto. Poi ci vuole tanta determinazione e voglia di fare e non mollare mai davanti agli ostacoli.
Come sei arrivata a “Ti lascio una canzone” nel 2012?
È stata una prova, volevo cantare, ma anche farmi ascoltare da tanta gente, così ho fatto i provini. Il primo è stato a 11 anni e non sono passata, ma dopo qualche anno, a 15 anni, ho riprovato e sono passata subito. L’ambiente era bellissimo e l’emozione è stata indimenticabile. Quando mi chiedono se mi ricordo cosa provassi in quei momenti io dico che provo gli stessi sentimenti di quando ci ripenso, sono dentro di me. Da Ti lascio una canzone a Ti lascio una canzone Big a The Voice of Italy la maturità artistica è evoluta sempre di più con sempre più voglia di farmi ascoltare.
Nel 2018 sei entrata a The Voice of Italy nella squadra di J-Ax, cosa ti ha insegnato quell’esperienza?
Mi ha insegnato tantissime cose, ma la cosa più importante è stata avere tanto coraggio, determinazione e tanta voglia di credere in me stessa e fare musica. Prima ero timida, in soggezione, insicura.
C’è una cover a cui sei particolarmente legata nel periodo di “The Voice”?
Quando ho fatto le blind auditions ho cantato “Nessun dolore” che è il mio cavallo di battaglia, che cantai anche per “Ti lascio una canzone”, ma più che altro “Beautiful” di Christina Aguilera. Non pensavo che avrei provato quelle emozioni cantando quel brano. Magari è stato anche l’ambiente, ma aver sentito quel significato così tanto dentro di me e cantarlo davanti a così tante persone mi ha davvero dato tante emozioni. È il mio brano preferito.
Hai avuto diverse collaborazioni, anche in inglese, ad esempio “Inno di Leonardo” o il brano “Freedom” con il Crixtux, al momento stai instaurando altre collaborazioni?
Ci sono tante collaborazioni in corso, non so quale uscirà per prima.
Come ti trovi a cantare in inglese?
Cantare in inglese è particolare, io preferisco l’italiano perché credo che in Italia sia più raggiungibile per tutti, l’inglese va padroneggiato bene. “Freedom” però mette molta carica.
Che musica ascolti oggi?
Ascolto più musica in lingua inglese, come Beyoncé, Dua Lipa e Whitney Houston, con cui sono cresciuta.
Hai esordito in tv nel 2012, l’anno prossimo saranno dieci anni di attività, se potessi esprimere un desiderio per questo anniversario, cosa chiederesti?
Non lo so, mi piacciono le sorprese, sono pronta a tutto, non c’è nulla in particolare. So che continuerò con la stessa determinazione e lo stesso coraggio di quando ho iniziato.
Roberta Usardi
Fotografia di Carlo Neviani
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