“Immor(t)ale”, le poesie di Emanuela Botti
“La mia pelle è il tuo profumo / Respira la parola / che si incendia quando ridi / E io sento che respiri al posto mio.”
Respira la parola è solo una delle poesie che ci regala Emanuela Botti nella sua ultima raccolta IMMOR(T)ALE (La Vita Felice Editore, pp. 63, euro 12).
Quelle scritte da Emanuela Botti sono poesie che hanno un unico tema conduttore, l’amore, che viene raccontato senza alcun tipo di tabù, senza filtri, senza freni come già il titolo lascia intuire. IMMOR(T)ALE gioca a incastrare le due parole Immorale ed Immortale che si fondono tra loro anticipando la chiave di lettura di questa raccolta.
Perché l’amore raccontato da Emanuela Botti è immortale come solo l’amore può essere, tanto più se è un amore raccontato e condiviso con gli altri attraverso la scrittura, ma è anche IMMORALE perché libero e privo di alcun condizionamento.
Piero Marelli nella prefazione del libro scrive:
“Eroticamente indagato, l’amore libera la propria assolutezza, la propria felicità definitiva. Perché l’erotismo è il segno di una validità esistenziale difficilmente sperimentabile altrove”.
Senza falsi pudori, senza retorica, l’autrice descrive l’amore tra due amanti con mille sfaccettature diverse: passione, erotismo, sensualità ma anche tenerezza, intimità, sintonia.
L’amore come sentimento che travolge, l’ amore da raccontare senza metafore, con versi che intrigano e coinvolgono il lettore senza mai urtarne la sensibilità.
Emozioni profonde, legate anche alla fisicità di un rapporto sentimentale, sensazioni intime che non sono solo ricerca dell’altro ma ricerca di sé, esplorazione di un corpo che ama e che vuole essere amato.
All’interno del libro, una sorpresa: un cuore rosso, segreto, che accoglie la parte più intima e più selvaggia della raccolta, quella in cui le parole trascinano il lettore in un viaggio intimo e travolgente, dove la passione carnale e l’amore si fondono perfettamente in maniera istintiva e profonda.
Anna Lisa Coletta