Il viaggio in musica di Alessio Ciccolo inizia con “Solo un dovere” – La recensione
Una spiaggia di sabbia fine, vuota, alla mattina presto, con la luce del sole all’orizzonte e le nuvole che disegnano le loro geometrie. In mezzo alla spiaggia, in secondo piano, spiccano i colori accesi di un triciclo. È questa l’immagine della copertina di “Solo un dovere”, l’EP d’esordio di Alessio Ciccolo uscito lo scorso 11 dicembre in concomitanza con il videoclip del brano “I balconi” diretto da Francesco Sergi. Alessio Ciccolo è un cantautore calabrese che si è trasferito a Bologna; descrive questo suo primo lavoro discografico come un “viaggio formativo”, un passaggio importante da una fase della vita a un’altra. Sono cinque i brani inediti che compongono l’EP, in uno stile intimo e pieno di immagini nitide.
Andiamo più nel dettaglio di questo viaggio sonoro.
“Mi tengo” e un brano pop rock con un testo che elenca ricordi da tenere a mente, che comprendono immagini della natura, emozioni, errori e paure, dubbi e incertezze. Ogni elemento è fondamentale per la crescita interiore: “e adesso che tra i piedi mi scorre già l’asfalto mi lascio alle spalle tutto ciò che non ho scelto”.
“Lavanda e avorio” è un lento che descrive, nel testo, immagini di città nel momento a cavallo tra la fine di un anno e l’inizio da un altro e le riflessioni su un rapporto prezioso: “e tu amica mia, anche se forse non sarai mai lei, tra migliaia di respiri hai scelto l’affanno”.
“Gennaio ‘14” è un altro brano che inizia piano con un arpeggio di chitarra a delineare un’atmosfera intima e malinconica; il testo è arricchito di immagini di un inverno in cui “tutto resta com’è”.
“La marina” inizia con il rumore del mare in sottofondo, a cui si aggiunge il pianoforte e la voce e, in un secondo momento, gli altri strumenti. Il testo evoca ricordi d’infanzia al mare: “le sagome di antiche ciminiere prendono vita nella luce del tramonto ed il sale ha fatto il nido sulla pelle, sulla strada che dal mare arriva fino al centro”.
“I balconi” è un brano che racconta le evoluzioni e i cambiamenti che la vita mette davanti e che sono fondamentali per crescere, come spiega bene il testo: “crescere è solo un dovere una nuova regola da trasgredire, una porta socchiusa che non ho il coraggio di aprire”.
Nel complesso un esordio che arriva al cuore, il viaggio di Alessio Ciccolo, già dal titolo denota la forza emotiva che raccoglie in ogni brano. È anche un po’ il viaggio di chi ascolta attraverso le sue immagini, portando alla ribalta le proprie.
Roberta Usardi
https://m.facebook.com/cicmusica/
https://www.instagram.com/alessiociccolo/