Ideare, scrivere, mettere in movimento. Un’intensa serata al Teatro alla Cartiera

Al Teatro alla Cartiera di Rovereto ha preso il via con slancio Sottoscritta!, la prima rassegna di danza contemporanea curata dalla Compagnia Abbondanza/Bertoni. Dieci artiste per altrettanti appuntamenti da marzo a maggio, più un fuori programma nel mese di giugno in collaborazione con Festival Nuvolette; dieci coreografie, quasi tutte in forma di assolo, che esplorano il mondo e lo autenticano (nel senso letterale, mettendoci la firma) in prima persona insieme a un pubblico dopo che per vent’anni, come scrive la direttrice artistica Antonella Bertoni, questo teatro “è stato principalmente abitato da artiste e artisti in creazione, chiusi allo sguardo, immersi nel lavoro”.
Talvolta la performance è collocata in tutt’altro ambiente dell’edificio, sovvertendo le convenzioni che normalmente si instaurano tra palcoscenico e platea. È il caso di Daughters, di e con Teodora Grano, in duplice replica sabato 15 marzo in una piccola sala da appena dodici posti, non uno di più. Al pubblico non è dato sprofondare in una contemplazione impersonale, la distanza è così breve da rendere i presenti permeabili al reciproco sguardo: vediamo e siamo visti, leggiamo e siamo a nostra volta decifrati. L’artista stessa è duplice, foglio (ruotato, piegato, raddrizzato, coperto, evidenziato) e al contempo penna, superficie e inchiostro. Le sue movenze si fondono con il testo che scorre su uno schermo: prima gli argomenti in bella grafia, frutto della mano destra, in ordine, come gradini di una scala a chiocciola; segue la scrittura di un’altra mano, che non si trattiene nei margini e che traccia ogni lettera con l’intensità di un vissuto in caratteri maiuscoli.
In Brote Digital (Bianco – Rosso), la medesima sera di sabato 15, la parola è rovesciata e bandita insieme a tutto ciò che non è corpo, luce e respiro. Non siamo più in pochi nell’intimità di una stanza con la porta chiusa: la platea è gremita, il pubblico assiste con grande attenzione a quanto prende forma e sostanza sul palcoscenico davanti a sé. La performer G. Re fa della propria fisicità un crogiolo incandescente, una maschera che combina elementi di danza contemporanea, figure del teatro butoh e arti circensi; a movimenti frenetici si alternano parentesi di stasi, ogni segmento tende a un punto di equilibrio che viene raggiunto e abbandonato con uno sforzo uguale e contrario. La suggestione prevalente, sottolineata da scricchiolanti effetti sonori, è quella di uno o più insetti che rincorrendo un punto luminoso nelle fessure di un tronco si trovano circondati da anelli di legno in continua crescita che premono, dilatano, schiacciano.
La rassegna prosegue sabato 22 marzo con Luisa di e con Valentina Dal Mas; a seguire nelle date di aprile il Teatro alla Cartiera ospiterà Giorgia Lolli con Eat Me (giovedì 3), Claudia Catarzi in 14.610 (sabato 5), Alessandra Cristiani con Caduta la neve – da Sarah Moon (martedì 8).
Pier Paolo Chini